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Aumentano anche le tariffe del telefono: come cambiano le bollette

Pubblicato il 02/12/2022 08:26

Hanno deciso di ridurre gli italiani alla fame. E la proroga dell’invio delle armi da parte del governo Meloni all’Ucraina fino alla fine del 2023 sembra volerlo confermare. Più va avanti questa folle guerra, più a rimetterci saremo noi. Dopo che sono lievitate le bollette di luce e gas, con l’inflazione alle stelle e carrelli sempre più vuoti, adesso arriva un’altra mazzata per gli italiani. Non bastavano i rincari che rendono ormai la vita impossibile da qualche mese, adesso si alzano anche i prezzi del telefono. E si tratta di un fenomeno inarrestabile che coinvolgerà tutte le compagnie telefoniche. Come spiega Il Tempo lanciando l’allarme, “le prime a partire sono state Tim e Windtre, ma poi dovrebbe toccare anche a Vodafone e Fastweb. Secondo un’analisi di Unione Consumatori, Tim ha già ritoccato le tariffe a partire dal 1° settembre del 2022 con un aumento che coinvolge quasi la totalità dei contratti. I nuovi aumenti Tim hanno un importo diverso in funzione del servizio precedentemente scelto”. (Continua a leggere dopo la foto)

Cosa cambia dunque per i clienti? “Ad esempio, la spedizione della fattura cartacea costa 3,90 euro e non più 3 euro, le offerte “Tutto Voce” e “Voce Senza Limiti” costano 2 euro in più al mese e sono state eliminate le offerte con Giga illimitati su alcune app selezionate. La maggior parte dei canoni previsti per l’offerta mobile costano 2 euro in più al mese, ma a fronte di un aumento dei Giga. Inoltre, stando all’analisi di Unione Consumatori molti nomi commerciali delle tariffe sarebbero stati modificati in nome dell’agognata ‘trasparenza’”. Ma l’azienda era autorizzata a modificare i prezzi? (Continua a leggere dopo la foto)

Spiega Il Tempo: “Gli aumenti Tim rientrano nelle cosiddette modifiche unilaterali del contratto. Secondo la normativa vigente, la modifica unilaterale del contratto Tim è legittima, a patto che la comunicazione arrivi almeno 30 giorni d’anticipo come prevede l’articolo 70 del Codice delle comunicazioni elettroniche. In mancanza di tale preavviso, l’utente non è obbligato a corrispondere la differenza dell’aumento bollette Tim. In ogni caso, invece, il cliente può decidere di recedere dal contratto per giusta causa senza dover pagare nulla”. (Continua a leggere dopo la foto)

Ogni cittadino, dunque, ora dovrà fare i conti con i prezzi al supermercato che hanno raggiunto vette inavvicinabili, con le bollette di luce e gas che impongono scelte severissime: restare al caldo e con la luce accesa oppure rinunciarvi per fare la spesa e mangiare? Intanto aumentano senza soste le code dei nostri concittadini alla Caritas e ai banchi alimentari. L’effetto-Draghi dunque prosegue, e sembra che la luce in fondo al tunnel sia lontanissima, forse perché ci toccherà pagare anche quella.

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