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Berlusconi chiama, Conte e Di Maio rispondono: prove d’intesa tra Forza Italia e il governo

Pubblicato il 17/11/2020 12:21

Proseguono le grandi manovre, iniziate per la verità da mesi, che vedono Forza Italia continuare a tendere la mano al governo, senza darlo troppo a intendere. A conferma della buona volontà degli azzurri, che continuano a guardare all’esecutivo Conte come possibile punto di approdo, il fatto che l’elenco di misure annunciate alla Camera abbia cambiato improvvisamente natura: doveva essere una sorta di “contro manovra” buona soprattutto per inchiodare i giallorossi alle proprie mancanze, è diventata invece una “proposta per la manovra” dai toni molto più amichevoli e distensivi.

Berlusconi chiama, Conte e Di Maio rispondono: prove d'intesa tra Forza Italia e il governo

E mentre Vito Crimi continua a tenere la linea ufficiale del Movimento Cinque Stelle, che prevede la porta rigorosamente chiusa agli esponenti di Forza Italia, Il Foglio riporta invece di contatti telefonici frenetici tra la viceministra grillina Laura Castelli e i deputati azzurri in commissione Bilancio, quella che inizierà a breve l’esame della manovra. Parole di garbo, all’insegna del comune impegno in un momento di difficoltà per il Paese. D’intesa ovviamente con il vero burattinaio della recente storia politica del M5S, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

Berlusconi chiama, Conte e Di Maio rispondono: prove d'intesa tra Forza Italia e il governo

Un altro esponente pentastellato, Federico d’Incà, ha addirittura avviato un sondaggio interno, per capire se il Movimento potrebbe sopravvivere a un eventuale accordo con Forza Italia. L’ipotesi, stavolta, è più che concreta, e vede Silvio Berlusconi da una parte e Nicola Zingaretti dall’altra al lavoro da giorni per trovare un’intesa finale che possa accontentare tutti. Tra i Cinque Stelle, il numero dei favorevoli è in aumento, anche se resta uno zoccolo duro convinto che l’ennesima figuraccia non sarebbe perdonata dagli elettori, quelli rimasti. Gli ostacoli lungo il cammino, però, ci sono e non sono di poco conto.

Berlusconi chiama, Conte e Di Maio rispondono: prove d'intesa tra Forza Italia e il governo

La manovra è infatti già in ritardo ed è così pressoché impossibile ipotizzare un lavoro comune di stesura con Forza Italia protagonista a fianco degli esponenti giallorossi. Inoltre, sul testo sarà posta la fiducia, e questo complicherebbe non poco il rapporto tra gli azzurri e il resto della coalizione di centrodestra: un eventuale appoggio da parte dei deputati berlusconiani all’esecutivo significherebe rottura totale del fronte comune. Un passaggio delicato, insomma. Ma non è detto che alla fine non arrivi una soluzione. Che sarebbe manna dal cielo per Conte, impegnato nella difficile impresa di tenere dritta la barra del suo governo. E aumenterebbe non poco l’imbarazzo, già ai massimi storici, dei Cinque Stelle.

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