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Guerra ai B&B, controlli a tappeto. Ecco cosa cerca la Guardia di Finanza e l’ammontare delle multe

Pubblicato il 16/11/2023 08:52 - Aggiornato il 16/11/2023 15:13
Bed & breakfast Roma

È in corso una vera e propria crociata contro i Bed & breakfast e, di conseguenza, la risposta è una vera e propria rivolta. Multe, controlli a tappeto e intransigenza totale. Ma cosa è successo? A Roma il Comune guidato dal piddino Gualtieri ha mandato centinaia di cartelle per la tassa di soggiorno (oggi 6 euro a persona per ogni notte, mentre prima del 1 ottobre 2023 era di 3,50 euro) non pagata tra il 2021 e il 2022. Bed & breakfast, affittacamere e la galassia delle strutture ricettive si stanno ora scagliando contro il Campidoglio perché, a loro dire, “ha fatto i controlli partendo da presupposti sbagliati, ha preso una cantonata. Sta prendendo a bastonate persone corrette che hanno versato sempre il dovuto. Non siamo evasori”. Nel mirino le sanzioni, da pagare entro 60 giorni, nate da un controllo incrociato tra i dati della Questura sulle presenze che gli operatori sono tenuti a comunicare, quelli dell’Agenzia delle Entrate nella banca dati Siatel, e quelli sulla tassa di soggiorno effettivamente pagata al Comune. (Continua a leggere dopo la foto)
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Bed & breakfast Roma

L’accusa dei Bed & breakfast al Comune di Roma, dove le strutture sono davvero tantissime, è che gli accertamenti non tengono conto delle esenzioni per la tassa di soggiorno che riguardano bambini al di sotto dei 10 anni, disabili, residenti a Roma. “Il punto è che io alla Questura devo dichiarare tutti gli ospiti che entrano da me, anche quelli che non devono pagare la tassa di soggiorno – racconta a Il Tempo Cinzia Avaro che gestisce due strutture per affitti brevi -. Ma se si confronta quello che ho versato e quello che ho dichiarato alla Questura i conti non potranno mai tornare, non sono gli stessi numeri. A me è arrivata una multa da circa 400 euro e anche se è ingiusto mi conviene pagare perché fare ricorso mi costerebbe di più”. Un’altra delle storture italiane. Oltre il danno, la beffa quindi. (Continua a leggere dopo la foto)
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Bed & breakfast Roma

Si parla ora di “migliaia di accertamenti e abbiamo verificato che in quasi tutti i casi, una percentuale molto alta, non si è tenuto conto dell’esenzione per la tassa di soggiorno”, racconta sempre al Tempo Sergio Lombardi, Presidente dell’Osservatorio sul Turismo dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Roma. Tra i più “ingiustamente colpiti” quelli che mettono la casa solo su Airbnb. “Non maneggiano neanche il denaro di questa tassa di soggiorno perché gestisce tutto Airbnb che riscuote direttamente dai turisti e poi versa al Comune. Come fai a chiedere soldi a chi non ne ha mai ricevuti?”. Poi arriva la replica del Comune di Roma: “Sono degli accertamenti […], chi lo riceve può dimostrare che ha fatto tutto nella regolarità, facendo ricorso”.

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