“È un errore” – clamorosa la retromarcia di Matteo Bassetti sui vaccini. Era stato uno dei volti più noti della pandemia, sempre in prima linea nella difesa delle scelte di Draghi e Speranza. Paladino delle restrizioni, dei lockdown, del green pass. Ora, però, anche Matteo Bassetti ha evidentemente capito che i tempi sono cambiati e che gli italiani non sono più disposti a veder calpestati i loro diritti. E così, ecco che il direttore di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova ha preso una posizione molto netta sui vaccini: “Farmaci anti-Covid per tutti? Non sono assolutamente d’accordo”. Un nettissimo cambio di rotta rispetto alle posizioni di un paio di anni fa. (Continua a leggere dopo la foto)
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I Cdc americani, un po’ l’equivalente della nostra Agenzia del Farmaco, hanno raccomandato la somministrazione dei vaccini alla popolazione in vista dell’inverno. Posizione che non ha però trovato d’accordo Bassetti, pronto a replicare attraverso l’Adnkronos: Non dobbiamo ricommettere il medesimo errore già commesso due anni fa allargando la vaccinazione a tutti da 0 a 100 anni senza nessuna distinzione”. (Continua a leggere dopo la foto)

“Noi dobbiamo – ha spiegato Bassetti – per quanto riguarda l’Italia perché ovviamente a me dei Cdc interessa sinceramente poco, cercare di evitare gli errori commessi nel passato. I miei figli e mia moglie non si vaccineranno”. (Continua a leggere dopo la foto)

“Ricordo che la quarta dose è stata fatta dall’8% della popolazione da 0 a 100 anni, quindi mi pare che sia stato un fallimento totale – ha poi rimarcato Bassetti – Dobbiamo proteggere una popolazione di soggetti fragili, ultrafragili e anziani, per cui io addirittura sarei dell’idea di non partire con la vaccinazione dai 60 anni in poi, ma di targetizzare i grandi anziani, cioè dai 70-75 anni in poi, più i fragili e gli ultrafragili con questo richiamo”.