Quali novità porterà con sé il rinnovo dei contratti della pubblica amministrazione in discussione all’interno del governo? Quello dei dipendenti delle Pa è uno dei principali interventi previsti dalla legge di Bilancio 2024, il cui testo è al momento in esame al Senato. Una norma non definitiva, dunque, ma che è stata già presentata dall’esecutivo guidato da Giorgia Meloni e che difficilmente verrà snaturata nel suo impianto principale. Per il triennio contrattuale 2022-2024, la Manovra prevede lo stanziamento di 3 miliardi di euro per il 2024 e di 5 miliardi a partire dal 2025. Questi importi comprendono gli oneri contributivi ai fini previdenziali e quelli dell’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP). (Continua a leggere dopo la foto)
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Lo stanziamento, quindi, consentirà la partenza delle discussioni sui i nuovi contratti per il periodo 2022-2024 per garantire ai dipendenti pubblici l’aumento degli stipendi. Come spiegato dalla testata Informazione Fiscale, alle risorse della Manovra si aggiungeranno poi anche i fondi previsti dal cosiddetto decreto fiscale di accompagnamento. (Continua a leggere dopo la foto)

L’articolo 3 del decreto, infatti, prevede lo stanziamento di ulteriori 2 miliardi di euro per il 2023 in modo tale da garantire il pagamento in anticipo, già nel mese di dicembre, dell’intero valore annuo dell’incremento dell’indennità di vacanza contrattuale previsto a decorrere dal 1° gennaio 2024. Si tratta della somma che viene erogata nel periodo che intercorre tra la scadenza del CCNL e il suo rinnovo. (Continua a leggere dopo la foto)

Come si legge nel testo del decreto, l’importo spetta al personale delle amministrazioni statali con contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato e sarà pari a 6,7 volte il valore annuale erogato attualmente. Tale somma dovrebbe aggirarsi su una media di 900 euro, che sarà erogata in maniera distinta dalla tredicesima, come sottolineato dal Ministro Zangrillo. L’intervento del decreto fiscale non interesserà, però, i dipendenti degli enti territoriali: l’aumento potrà essere erogato da tali amministrazioni, le quali dovranno provvedere con risorse proprie. Complessivamente, l’incremento interesserà circa 2 milioni di lavoratori statali.
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