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Arrestati 4 sindacalisti SI Cobas: “Un attacco politico contro il diritto di sciopero”. Cosa sta succedendo

Pubblicato il 19/07/2022 13:40

Un dirigente nazionale del sindacato SI Cobas e tre dirigenti locali della sigla sono finiti in manette in queste ore con le accuse di associazione a delinquere, violenza privata, resistenza a pubblico ufficiale, sabotaggio e interruzione di pubblico servizio. Per tutti sono scattati gli arresti domiciliari su mandato della Procura di Piacenza: si tratta del coordinatore nazionale Aldo Milani e dei tre dirigenti piacentini Mohamed Arafat, Carlo Pallavacini e Bruno Scagnelli.

Come spiegato da Repubblica, le accuse a carico degli arrestati sarebbero legate a degli scioperi condotti nei magazzini della logistica di Piacenza fra il 2014 e il 2021. “Secondo la procura – ha riferito SI Cobas – tali scioperi sarebbero stati attuati con motivazioni pretestuose e con intenti ‘estorsivi’, al fine di ottenere per i lavoratori condizioni di miglior favore rispetto a quanto previsto dal contratto nazionale”.

Il sindacato, che conta oltre 4 mila iscritti, ha parlato senza troppi giri di parole di “attacco politico su larga scala contro il diritto di sciopero e soprattutto teso a mettere nei fatti fuori legge la contrattazione di secondo livello, quindi ad eliminare definitivamente il sindacato di classe e conflittuale dai luoghi di lavoro”.

La decisione è arrivata dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha ha revocato il foglio di via emesso dalla Questura di Piacenza in data 14 ottobre 2021 contro un responsabile del SI Cobas a cui era stato notificato dopo uno sciopero al magazzino Amazon di Castel San Giovanni.

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