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“Altro che modello Italia, rischiamo di diventare una società di parassiti”

Pubblicato il 02/09/2020 11:17

Un’Italia che cerca faticosametne di ripartire tra mille difficoltà, messa in ginocchio da una crisi economica alla quale il governo non ha ancora saputo trovare risposte adeguate e da un’emergenza sanitaria tutt’altro che archiviata. E che rischia di trasformarsi, di questo passo, in una “società parassita di massa”, dove in pochi lavorano e molti consumano. A lanciare l’allarme, attraverso le pagine de Il Giornale, è stato il sociologo Luca Ricolfi, che si è concentrato innanzitutto sulla riapertura delle scuole: “È arrivato il momento di ripensare il settore dell’istruzione? Veramente è mezzo secolo che sarebbe arrivato il momento. Magari non concentrandosi solo su edilizia e precari ma anche sul problema dell’abbassamento della qualità dei docenti, che rischia di peggiorare ancora con la didattica a distanza”.

"Altro che modello Italia, rischiamo di diventare una società di parassiti"

Si può ancora parlare, in epoca Covid-19, di “modello Italia” da imitare? “Sconsiglierei gli altri Paesi dal farlo. Il nostro è un modello fatto di ritardi, disorganizzazione, leggerezza nel far rispettare le regole, incapacità di far ripartire l’economia. Siamo al quarto posto in Europa come numero di morti per abitante e all’ultimo come andamento del Pil 2020. Come si fa a parlare di modello italiano? Se dovessi additare dei modelli citerei piuttosto la Germania o la Corea del Sud”.

"Altro che modello Italia, rischiamo di diventare una società di parassiti"

“Di sicuro – ha aggiunto Ricolfi – anche quando la pandemia sarà sparita il mondo occidentale si troverà ad aver perso ulteriori posizioni nella competizione con la Cina. Sul fatto che si possa tornare al passato, poi, ho i miei dubbi. L’Italia era già una ‘società signorile di massa’ in declino. Questi mesi li abbiamo usati per tappare falle, senza creare le condizioni per una ripartenza. Sarebbe servito, piuttosto, creare un ambiente adatto affinché i produttori restino sul mercato. L’alternativa è diventare una società parassita di massa, in cui una piccola minoranza lavora e una maggioranza vive di trasferimenti”.

"Altro che modello Italia, rischiamo di diventare una società di parassiti"

Il governo Conte? Per Ricolfi è un “mirabile esempio di esecutivo basato esclusivamente sulla massimizzazione del consenso, anzi del consenso di breve periodo. Le possibili conseguenze delle Regionali? Non mi stupirei se i giallorossi restassero abbarbicati al potere di fronte a un vuoto amministrativo, anche dovessero perdere in 6 Regioni su 6”.

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