x

x

Vai al contenuto

40.000 bambini sfruttati per auto elettriche e tablet. A 6 anni in miniera come schiavi. Ecco cosa c’è dietro la “svolta green” (VIDEO)

Pubblicato il 02/04/2024 14:49

Quarantamila bambini ai lavori forzati nelle miniere del Congo. Senza protezioni, si muovono fra suolo tossico e acque acide per estrarre cobalto. Un elemento indispensabile al funzionamento delle batterie agli ioni di litio che alimentano le auto elettriche, utilizzato anche per la costruzione di cellulari e computer. Li pagano, se li pagano, uno/due dollari l’ora. Li obbligano a lavorare senza pause per 12 ore al giorno. Scavano nella terra a mani nude, trasportano sacchi che pesano fra i 20 e i 40 chili (più di molti di loro), si ammalano – o si ammaleranno, rischiano la vita quotidianamente per soddisfare le nostre esigenze: per il “green”, per rendere sempre più tecnologica la “civiltà” occidentale, per il profitto delle multinazionali. La Repubblica Democratica del Congo possiede la riserva di cobalto più grande del mondo, e l’estrazione di questo materiale rappresenta una voce importante per l’economia. (continua dopo la foto)

Questo ha portato alla immane vergogna dei bambini-schiavi. Nell’indifferenza dei campioni del politicamente corretto, dell’inclusività e del “green”. Negli anni ci sono state numerose petizioni per chiedere al governo congolese di smettere di sfruttare il lavoro dei bambini nelle miniere. Associazioni come Amnesty International hanno lanciato diversi appelli. Ma non succede nulla, e i bimbi continuano a morire o ad ammalarsi estraendo cobalto. Inutile anche l’appello del Papa: “Lascia allibiti”, ha detto Francesco I, “che nelle economie contemporanee, le cui attività produttive si avvalgono delle innovazioni tecnologiche, persista in ogni parte del globo l’impiego di bambini in attività lavorative”. Ma un motivo c’è: i bambini non costano. O costano pochissimo. I bambini non possono ribellarsi. I bambini sono carne da macello. (continua dopo il video)

<>

Possono anche ammalarsi e morire, perché non ci sono sindacati che li difendono e le associazioni umanitarie possono fare ben poco. Gli smartphone e le batterie delle auto elettriche dipendono dallo sfruttamento di questi piccoli innocenti. Il profitto delle multinazionali, anche. E noi ci voltiamo dall’altra parte. Parliamo di “sostenibilità del Pianeta”, di auto e mezzi elettrici, i nostri governanti ci vogliono imporre regole sempre più stringenti, spese sempre più alte, obblighi sempre più odiosi. Ufficialmente per il “bene nostro e dell’umanità”. Ma questa è l’ideologia dei sepolcri imbiancati che blaterano di voler salvare l’umanità e poi, senza alcuna pietà, sfruttano gli uomini, le donne e i bambini. I nuovi schiavisti li abbiamo davanti. E attenzione, perché ci somigliano. L’importante è parlarne il meno possibile. E far finta di non sapere.

potrebbe interessarti anche https://www.ilparagone.it/attualita/case-green-costi-ristrutturazione-rapporto-cresme-48mila-euro-a-famiglia/