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Virologi, a volte ritornano: cosa dicono Bassetti, Gismondo e Pregliasco sui contagi in crescita

Pubblicato il 08/03/2022 13:59

Bassetti, Gismondo, Pregliasco. Nomi quasi famigliari, per gli italiani, dopo mesi e mesi di pandemia e presenza fissa di virologi e scienziati negli studi di ogni programma in onda sul piccolo schermo. Con tanto di ironie, come quella portata sul palco dell’Aniston a Sanremo da Checco Zalone, sul possibile destino di questi medici-vip una volta erminata l’emergenza. Una cosa è sicura: la via che porta al dimenticatoio è ancora lunga, e gli esperti nostrani sgomitano per essere ancora al centro della scena.

E così ecco che, sulle pagine dell’Adnkronos, una lunga lista di volti noti della tv si è alternata nel fare previsioni su quello che ci aspetta nei prossimi mesi. A partire da Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie Infettive del Policlinco San Martino di Genova, che ha spiegato: “Dobbiamo guardare i casi gravi, chi va in ospedale, perché ci va e quanto ci sta. Questi dati sono in continua discesa. I reparti Covid sono quasi vuoti o si stanno svuotando. Vero, c’è stato un aumento dei contagi a 7 giorni ma non sono preoccupato, lo sarei stato se fossimo passati da 600 persone in terapia intensiva a 700. C’è minor attenzione al problema anche perché la gente è stufa delle misure di restrizione. Non dobbiamo mollare tutto ma qualche misura va alleggerita”.

Con riferimento all’Ucraina e al possibile ingresso nel nostro Paese di persone contagiate, Bassetti ha concluso sottolineando come “i problemi arriveranno da fuori l’Italia e dobbiamo stare attenti”. Secondo Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di Microbiologia clinica del Sacco di Milano, “i positivi non ci devono assolutamente allarmare. Come sappiamo in questo momento c’è un quadro assolutamente banale per la stragrande maggioranza. A parte un’attenzione epidemiologica che deve sempre essere mantenuta su tutti i contagi, non ci deve essere nessun allarme nemmeno se questi aumentano. Positivi e malati sono due cose diverse”.

Infine, il virologo Fabrizio Pregliasco ha parlato di rialzo dei contagi “che non deve allarmare. Può essere che un po’ di rilassatezza abbia favorito la diffusione, ma del resto abbiamo ancora un milione di positivi, è chiaro che condizioni di diffusibilità ci sono. Vediamo l’effetto complessivo sul medio periodo ma non credo che avremo un picco”. L’invito resta però all’attenzione: “Chiaro che da quando non se ne parla più c’è questa percezione di liberi tutti. È una fase difficile perché oggettivamente stiamo andando bene e tutto questo grazie alla ragionevolezza dei cittadini e anche alle disposizioni progressive e all’approccio di precauzione decisi dalle istituzioni italiane. Quindi ora non è facile, in una fase di transizione, non lasciarsi stregare dal liberi tutti”.

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