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Johnson&Johnson arriva in Italia ma gli Usa lo sospendono: ecco perché

Pubblicato il 13/04/2021 14:46

Nel giorno in cui arriva in Italia, gli Usa chiedono la sospensione – precauzionale – al vaccino Johnson & Johnson negli Stati Uniti. La Food and Drug Administration (l’equivalente dell’Aifa italiana) ha chiesto di fermare le somministrazioni di Johnson and Johnson con effetto immediato. Perché? Come spiega il Corriere, “la decisione si deve alle reazioni di sei donne di età compresa tra i 18 e i 48 anni nelle due settimane successive al vaccino: hanno sviluppato una rara malattia legata ai coaguli di sangue. Una delle sei donne è morta, un’altra è in condizioni critiche”. (Continua a leggere dopo la foto)

La nota con cui è stata richiesta la sospensione del vaccino Johnson & Johnson spiega che “le autorità stanno studiando i sei casi, estremamente rari: non è ancora certo, al momento, un legame causale tra la somministrazione del vaccino e lo sviluppo della rara malattia”. La vicenda ricorda molto quanto successo (e quanto sta succedendo) con il vaccino AstraZeneca. La sospensione di questo vaccino rimarrà in vigore finché l’analisi di Fda e Cdc non sarà terminata. (Continua a leggere dopo la foto)

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L’analisi – secondo quanto anticipato dal New York Times – potrebbe portare a una limitazione dell’uso del vaccino, ad esempio per alcune fasce di età. Proprio come è successo in Europa per AstraZeneca. Johnson and Johnson ha commentato che “non sono al momento stabiliti legami causali tra il nostro vaccino e questi rari eventi tromboembolici”. In Europa, entro il 2021, sono attese 200 milioni di dosi di questo vaccino. In Italia 184mila.(Continua a leggere dopo la foto)

Sempre come riporta il New York Times, da 300.000 a 600.000 persone all’anno sviluppano coaguli di sangue ma il particolare disturbo di coagulazione del sangue che i destinatari del vaccino sviluppano, noto come trombosi del seno venoso cerebrale, è estremamente raro.

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