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“Attentato alla salute dei cittadini”. Italexit denuncia il Governatore

Pubblicato il 17/02/2022 19:39

“La devono smettere di giocare a risiko con la nostra salute”, queste le parole di Mario Conca. Il consigliere regionale di Italexit ha presentato formale denuncia verso il Presidente della regione Puglia, Michele Emiliano, a causa della chiusura del reparto di Medicina Generale dell’ospedale della Murgia. “E’ francamente assurdo che la gente si rivolga al P.S. della Murgia e venga rimandata indietro a causa dei tagli passati e, soprattutto, a causa della chiusura del reparto di Medicina Generale. Ho appena denunciato Emiliano per attentato alla pubblica incolumità”.
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I tagli alla sanità sono una dura realtà di questo Paese ed in particolar modo hanno colpito più duramente le già compromesse regioni meridionali. Tutti in Puglia hanno tagliato sulla sanità. L’ha fatto Raffaele Fitto, Nichi Vendola e, infine, Michele Emiliano.
Il Presidente della Puglia ha avallato, infatti, l’operazione “taglia ospedali”, con la quale si prefiggeva di intervenire sulle strutture considerate “deboli”, in modo tale da far fronte agli oltre 400 milioni di buco nella sanità della sua regione. I risultati sono sotto gli occhi di tutti e a farne le spese, come sempre, sono i cittadini.

Mario Conca da sei anni si occupa soprattutto di sanità. Già in passato ha ben spiegato le sue perplessità in merito alla gestione Emiliano: “Le cause sono diverse – si legge sul suo sito – Certamente le gravi responsabilità regionali dovute alla mancanza assoluta di controllo a tutti i livelli, l’inesistente controllo di gestione, la mancata programmazione con atti aziendali mai chiusi, ma soprattutto per responsabilità governative e ministeriali”.
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Michele Emiliano, per tutta la durata del suo Governo, ha tenuto per sé la delega alla Sanità e questo lo rende il diretto responsabile di questa situazione. Durante l’ultimo anno, sulla spesa farmaceutica, la Puglia non ha certo brillato tra tutte le regioni italiane: nel periodo gennaio-settembre 2021 lo scostamento tra spesa programmata e quella reale ammontava a circa 180 milioni di euro, la seconda peggiore classificata dopo la Regione Campania, come si evince dal report dell’AIFA.

Nonostante le crisi delle strutture ospedaliere però, l’amministrazione pugliese si è adoperata a stanziare lauti fondi per gli incentivi ai medici vaccinatori. Come indicato nel paragrafo 7 del Piano regionale vaccinazione anti SARS-COV-2/Covid-19 ecco che, al fine di potenziare la dotazione di risorse professionali da destinare per la vaccinazione presso i Punti Vaccinali di Popolazione (PVP) o presso i Punti Vaccinali Territoriali (PVT), nonché per le attività di vaccinazione domiciliare o nei Punti Vaccinali di Comunità (PVC), le ASL vengono autorizzate ad attivare la raccolta della manifestazione di disponibilità da parte di medici e operatori sanitari (assistenti sanitari e infermieri professionali) dipendenti delle medesime ASL per la partecipazione, al di fuori dell’orario di servizio e nel rispetto dei CCNL e norme vigenti in materia, alle prestazioni vaccinali previo riconoscimento delle attività aggiuntive e/o degli incentivi per il raggiungimento degli obiettivi quantitativi prefissati.