Vai al contenuto

“Sacrifici di una vita buttati nella spazzatura. Siamo pieni di debiti e sotto minaccia di sfratto”

Pubblicato il 09/12/2020 11:42

Stiamo continuando a riceve numerosissime e-mail di testimonianze di imprenditori, lavoratori, persone che sono state palesemente abbandonate dal governo e che adesso si ritrovano in condizioni di difficoltà economica. Di seguito riportiamo alcune delle lettere che ci hanno inviato.

Marcella Pendolino, L’Orticello Bio soc. agr. S.r.l. (Pisa), P.Iva: 02311950501, scrive: “Salve, siamo una piccola azienda agricola biologica del pisano, con punto vendita e punto ristoro. Come migliaia di altre realtà non abbiamo ricevuto un centesimo dallo Stato e la nostra banca ci ha anche negato il prestito di 25k€ garantito dallo stato. Non rientriamo in nessuna delle categorie di aziende che ha accesso ai fondi, nonostante abbiamo subito danni per decine di migliaia di euro, tenuto conto soprattutto del fatto che il punto ristoro era stato inaugurato appena tre settimane prima del lockdown e ci era costato una vita di sacrifici, adesso sono tutti buttati nella spazzatura. Siamo pieni di debiti, sotto minaccia di sfratto e non abbiamo neanche finito di pagare l’allestimento del locale.”

Emanuela: “In breve. Sono titolare di un agriturismo alle porte di Milano! Perdita di fatturato € 200.000 circa. Ristoro totale ricevuto € 15.000. Non ho pagato le bollette della luce dei 5 mesi di chiusura! Domani mattina alle 10 dovrò presentarmi di fronte i ai miei 6 dipendenti e dire loro che non riaprirò più! Puoi dire al signor Faraone se vuol venire con me? Almeno vivrà per un’ora in questo mondo e riceverà un sacco di complimenti per l’ottimo lavoro svolto! Grazie.”

Ricciarelli Martina: “Buonasera, ho seguito il suo intervento a Dritto e Rovescio. Sono una ragazza di 21 anni e faccio parte di coloro che non hanno ancora visto 1€ dai ristori. Lavoro in una birreria, ho fatto richiesta il 10 novembre per il bonus onnicomprensivo per i lavoratori intermittenti e ad oggi sono ancora in attesa di esito.”

Rossana D’Agostino: “Buonasera. Io ho un atelier di abiti da sposa e cerimonia a Trieste. TUTTE LE CERIMONIE SONO STATE CANCELLATE e sono a fatturato 0 da febbraio 2020. Non c’è ripartenza e nemmeno una data prevista. Intanto ho pagato 45.000€ di spese di tasca mia, ma ora non ho più soldi! Tutto il comparto NON HA RICEVUTO UN SOLO EURO DI RISTORI PERCHÉ CODICE ATECO ABBIGLIAMENTO! Migliaia di attività stanno per fallire! Qualcuno ci aiuta? No bonus ma soldi su perdite fatturato”. 

Paolo Bombardieri: “Caro Gianluigi vada a dire a Farone che la mia attività di ingrosso alimentare nel mese di Novembre ha perso l’84% di fatturato e che  non siamo stati  nemmeno menzionati come codici ateco. Grazie e buona serata.” 

Cookie Srls: “Buonasera senatore, La sto guardando in tv a Diritto e rovescio, la nostra società Cookie srls p.Iva 03700010121, ha ricevuto il precedente ristoro ma questo non lo abbiamo ancora visto! Dobbiamo far fronte ad alcuni impegni ed, essendo stati chiusi a novembre, abbiamo necessità di riceverlo subito! Grazie.” 

Luca Melloni: “Buonasera Gianluigi, come detto in trasmissione accolgo il tuo appello e ti segnalo la mia situazione. Noi siamo una piccola realtà di Scandicci, bar tavola calda. Stiamo ancora aspettando i ristori e la cassa integrazione di settembre, ottobre e novembre. Grazie un saluto.” 

Boatini Corrado: “Salve Senatore, sono un ristoratore di Genova, già piegato dall’alluvione di sei anni fa. Siamo alla frutta, praticamente 5 mesi di chiusura (l’asporto non serve a niente). Noi non vogliamo soldi, basterebbe che bloccassero tutte le spese vive: affitti bollette tari ecc.. Non chiediamo altro. Un abbraccio.” 

Giorgio,Travelix – Bergamo, scrive nella mail: “Buonasera, noi dell’agenzia viaggi Travelix di Bergamo stiamo aspettando i ristori che ci avevano promesso per ‘al massimo’ metà novembre. Non abbiamo ancora ricevuto un centesimo, nonostante la domanda sia stata regolarmente accolta. Grazie Gianluigi. Saluti.” 

Giorgio Pintore, Docente di Farmacognosia del Dip. di Chimica e Farmacia dell’ Università di Sassari e CEO Sostanze Naturali di Sardegna Srl, scrive: “Titolare di una azienda cosmetica. Da marzo ad oggi ho ricevuto soltanto 2.000€ di ristori. Ho 8 dipendenti e ho anche dovuto anticipare la CIG. Un caro saluto.”

Stefano Pozzi: “Ristorante Celestino. Provincia di Como. Lombardia, zona arancione, nessun ristoro!” 

Valentina Rizzi, della Skate Shop Eighteen, P.I. 02393100215, comunica: “Gentile senatore Paragone, Le confermo di non aver ricevuto nessun ristoro. Cordiali Saluti.” 

Cinzia Turati, della Exclusive B&T, scrive: “Buonasera onorevole Paragone, noi siamo una palestra, una srls, non abbiamo ricevuto alcun ristoro, né agevolazioni sugli affitti e sulle utenze. Nulla.” 

Maria Intini, rivolgendosi a Faraone, racconta: “Buonasera, vorrei dire al sig. Farone che io non prendo la cassai ntegrazione da luglio e mio marito, supplente Covid che da Bari si è douto trasferire a Gorizia, non può ricevere stipendio…. Le vostre sono soltanto parole parole…”

Raimondo Mendolia, SIRAFOOD SOC COOP, scrive: “Gent.mo Gianluigi Paragone , In seguito alla trasmissione Dritto e Rovescio , Le comunico che a noi HOSTARIA PALAZZOLO ACREIDE non è arrivato il ristoro di Novembre per un importo di 12.000€. Prego di far avere al Sig. Davide Faraone la seguente copia. Grazie e Saluti.”