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Lavoro, dati Istat certificano: nel governo gialloverde il M5S ha ridato i contratti a tempo indeterminato. Il Jobs Act li aveva tolti

Pubblicato il 12/09/2019 16:50

Escono i dati. I quali non vanno solo dati, ma vanno anche (e soprattutto) letti e analizzati. Nel secondo trimestre dell’anno il tasso di disoccupazione scende al 9,9% (-0,4 punti). Un ottimo risultato. Lo comunica l’Istat, diffondendo i dati sul mercato del lavoro. A livello trimestrale è il dato più basso dopo il quarto trimestre del 2011 (9,2%).

Segno che le misure messe in campo dallo scorso governo (quello gialloverde) hanno funzionato e continuano a funzionare. Il succo può essere riassunto così: il M5S ha ridato i contratti a tempo indeterminato mentre il Jobs Act li aveva tolti.

Il numero degli occupati cresce, dunque, di 130 mila unità (+0,6%) rispetto al trimestre precedente, con l’aumento dei dipendenti permanenti (+97 mila, +0,7%) e quello «meno intenso» dei dipendenti a termine (+16 mila, +0,5%) e degli indipendenti (+17 mila, +0,3%). Prosegue ma “a ritmi meno sostenuti” anche la crescita rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso, con +78 mila occupati (+0,3%), dovuta ai dipendenti permanenti (+112 mila, +0,7%) a fronte del calo di quelli a termine (-15 mila, -0,5%) e indipendenti (-19 mila, -0,4%).

“I dati sul mercato del lavoro diffusi oggi dall’Istat sono l’ennesima testimonianza della bontà delle misure che come MoVimento 5 Stelle abbiamo messo in campo nei primi 14 mesi alla guida del Paese”. Lo scrive su Facebook Nunzia Catalfo, ministra del Lavoro. Nel secondo trimestre di quest’anno, aggiunge, “il tasso di disoccupazione scende al 9,9% , il dato più basso dal quarto trimestre 2011, mentre aumenta il numero degli occupati”.

“Non si arresta il trend di crescita dei lavoratori permanenti, +97mila. Da Ministro intendo portare avanti il percorso iniziato creando un mercato del lavoro sempre più inclusivo, con al centro il rispetto della dignità e dei diritti dei lavoratori. Salario minimo, fase 2 del Reddito di Cittadinanza e parità di genere nelle retribuzioni sono i prossimi obiettivi che voglio realizzare per il bene dei cittadini”.

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