I funzionari sanitari federali statunitensi hanno stabilito che si procederà alla sospensione della quarta dose del vaccino anti-Covid, per le persone di età inferiore ai 50 anni. L’annuncio arriva in seguito alla decisione dell’amministrazione Biden di cercare di accelerare sulla campagna di vaccinazione autunnale. La stessa sarà basata sulle somministrazioni dei vaccini aggiornati, dichiarati efficaci anche per le sottovarianti dell’Omicron ora dominanti.
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Vaccini aggiornati disponibili già a settembre
«Speriamo che i principali produttori di vaccini, ovvero Moderna e Pfizer – BioNTech, riescano a rendere disponibili i vaccini aggiornati addirittura già a metà settembre, invece che in autunno inoltrato come annunciato in precedenza», hanno affermato tre funzionari in condizione di anonimato, perché non autorizzati rilasciare dichiarazioni della questione. I booster aggiornati conterranno componenti delle sottovarianti omicron BA.4 e BA.5, oltre alla formula originale basata sulla ceppo originale del virus. «La speranza è che i booster riprogettati siano più efficace nell’affrontare un virus in evoluzione», dicono i funzionari.
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Le autorità premono per accelerare
Come riportato dal Washington Post, il mese scorso, le società produttrici hanno indicato in ottobre la possibile data di consegna dei nuovi vaccini. Da allora, però, le autorità federali hanno esortato diverse volte le aziende a muoversi più rapidamente nella produzione dei sieri. «Se i nuovi booster saranno disponibili da inizio a metà settembre – hanno affermato i funzionari – è improbabile che l’amministrazione autorizzi una seconda dose degli attuali booster per le persone di età inferiore ai 50 anni». Ad oggi non è ancora stata presa una decisione finale e le autorità sono ancora in attesa di informazioni dai produttori per avere la certezza che, se la campagna autunnale dovesse iniziare prima del previsto, vi sarebbero abbastanza lotti da garantire una copertura capillare. La decisione è prevista entro pochi giorni e, nel frattempo, la FDA valuta la situazione attuale.
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Le dichiarazioni di Big Pharma
Alla luce di questa situazione, il portavoce di Moderna, Chris Ridley, ha affermato che la società è impegnata ad accelerare la fornitura dei suoi vaccini aggiornati «per soddisfare le esigenze delle autorità di regolamentazione e della salute pubblica in tutto il mondo», mentre Pfizer ha rifiutato di commentare le decisioni sulla sospensione della somministrazione del vaccino. Attualmente, secondo quanto stabilito dalla FDA, gli unici soggetti idonei a ricevere il secondo richiamo sono le persone di età pari o superiore a 50 anni e quelle di età pari o superiore a 12 anni con un sistema immunitario compromesso.
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Vaccinare per consumare le scorte
All’inizio di questo mese, l’intento dei funzionari dell’amministrazione era quella di proporre un piano per consentire a tutti gli adulti di ricevere un secondo richiamo, in modo tale da smorzare l’ondata di virus alimentata da sottovarianti omcron sempre più contagiosi. Alcuni esperti esterni avevano anche approvato l’idea di consentire a tutti gli adulti di ricevere la quarta dose dell’attuale vaccino, consentendo all’amministrazione Biden di utilizzare quelle dosi di vaccino che stanno raggiungendo la data di scadenza e che altrimenti verrebbero scartate. Altri esperti, però, hanno avvertito che un’ulteriore dose dell’attuale vaccino non avrebbe grande efficacia, rischiando addirittura di causare danni, da qui la decisione di sospendere le somministrazioni.
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Aumentano i prezzi delle dosi
Il governo federale degli Stati Uniti ha accettato di acquistare 105 milioni di dosi del vaccino aggiornato di Pfizer-BioNTech per 3,2 miliardi di dollari. Una cifra che determina la spesa di 30,50 dollari a dose, rispetto ai 19,50 dollari per dose concordati nel 2020 per il vaccino originale. Il governo dovrebbe firmare a breve un contratto anche con Moderna. Insomma, la storia continua.
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