La questione migranti si fa seria, e così Emmanuel Macron da una parte firma l’accordo di Malta, dall’altra inizia a strizzare l’occhio alla destra del suo Paese. Ieri, in un’intervista rilasciata a Europe 1 (radio ascoltata anche dai ceti più popolari), ha detto: “La Francia non può accogliere tutti, se vuole accogliere bene”. E cosa avrà voluto dire con questo? Macron vuole semplicemente operare una reale stretta sulla politica migratoria. Accontentando la destra e provando a non perdere voti a sinistra.
Pochi giorni fa aveva già detto che bisogna “guardare in faccia il tema dell’immigrazione”. Ieri ha dato chiaramente il La al dibattito che si terrà in Parlamento sulla politica migratoria la settimana prossima. Non ci saranno voti in aula, ma si dovranno dare indicazioni per una legge ad hoc che interverrà più tardi.
“Dare l’asilo politico il più rapidamente possibile a chi ha davvero bisogno della nostra protezione”. Che vuol dire, non continuare a darlo a chi proviene da Paesi che non sono dittature, come la Georgia e l’Albania, rispettivamente al secondo e terzo posto nella lista delle nazionalità dei richiedenti del 2018. Sono loro ad aver alimentato le domande dello status di rifugiato politico. Non solo: bisogna “ricondurre più efficacemente nei loro Paesi coloro che sono entrati illegalmente in Francia”.
“Più in generale, per accogliere tutti degnamente non dobbiamo essere un Paese troppo attrattivo”. Non ha specificato le misure da introdurre, ma vorrebbe limitare anche il ricongiungimento familiare. Infine, l’assistenza sanitaria ai richiedenti asilo, che l’anno scorso è costata allo Stato un miliardo di euro,
“non deve essere soppressa, ma valutata, per eliminare gli eccessi”.
Ci sarebbe il progetto di escludere la cura di gran parte dei tumori. Ieri le parole del Presidente sono state liquidate da Mari-ne Le Pen, leader dell’estrema destra: “Trent’anni fa Rocard diceva che non potevamo accogliere tutta la miseria del mondo e guardate dove siamo arrivati”.
BorisVallaud, portavoce del Partito socialista, ha accusato Macron di “strumentalizzare” il tema a fini politici. Guarda un po’… Macron pensa già alle presidenziali del 2022, dove potrebbe ritrovarsi davanti al secondo turno ancora la Le Pen a rinfacciargli “un’immigrazione selvaggia”.
Ma l’anima di sinistra dei macroniani sta vivendo con disagio questa evoluzione di Macron verso destra.
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