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“In Italia false notizie sul virus”. Cina e Russia accusate dagli USA

Pubblicato il 09/05/2020 11:51

Il Dipartimento di Stato americano accusa la Cina e la Russia. Il quotidiano “La Stampa” racconta la vicenda. Le prove raccolte dal Gec -Global Engagement Center, nato inizialmente con lo scopo di contrastare la propaganda dei gruppi terroristici- indicherebbero un’alleanza tra i due Stati aventi il comune accordo di lanciare una campagna di disinformazione, online attraverso Twitter, in Italia sulle risposte all’epidemia di coronavirus.

Secondo Lea Gabrielle alla guida del Gec, la Cina sta cercando di nascondere le sue responsabilità sull’origine della pandemia, attuando una propaganda pro cinese e la Russia la sta aiutando a diffondere i suoi messaggi. Sarebbe proprio l’Italia a rientrare nel mirino della propaganda. 

Tra gli sfondi narrativi più utilizzati, vi è quello che riguarda gli aiuti forniti all’Italia e la pretesa che Pechino sia il principale alleato di Roma contro il Covid. Sono stati individuati infatti 18 account di Twitter, legati alla Russia, che nel mese di marzo hanno lanciato in Italia la propaganda relativa agli aiuti inviati da Pechino a Roma. Un episodio significativo, riportato da Gabrielle, è quello riguardante un tweet, amplificato dal ministero degli esteri cinese, che condivideva un video in cui sembrava mostrare i cittadini italiani ringraziare la Cina, in realtà, si è poi scoperto che stavano ringraziando i loro sanitari. 

Altra tematica utilizzata per attuare la falsa propaganda sarebbe quella che promuove critiche degli Stati Uniti e della Nato con l’accusa di non aver fatto abbastanza in aiuto all’Italia. 

La Cina e la Russia con la complicità politica di qualche partito al governo, tentano di influenzare l’opinione pubblica italiana screditando gli USA e amplificando il loro aiuto. Il tutto per nascondere le gravi corresponsabilità della Cina nella diffusione della pandemia. Anche su questo la scelta deve essere netta: la nostra sovranità nazionale va difesa contro i tentativi di ingerenza di Cina e Russia