Qualche tempo fa si era molto parlato di alcuni lavoratori statunitensi che chiedevano l’esenzione dalla vaccinazione anti-Covid per motivi religiosi. Ebbene, a distanza di un anno, medici ed infermieri che avevano citato in giudizio l’ospedale che li aveva licenziati hanno ottenuto finalmente giustizia. Sono ben 473 i dipendenti della NorthShore University HealthSystem che riceveranno un risarcimento complessivo di circa 10 milioni di dollari. Inoltre, la sentenza ha imposto anche un sostanziale cambiamento nella politica dell’ospedale. Tutto ciò accade in Illinois.
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Secondo quanto riportato da Byoblu, pur continuando ad obbligare alla vaccinazione i propri dipendenti, l’azienda ospedaliera rilascerà d’ora in avanti un’esenzione per motivi religiosi. Si tratta di un accordo raggiunto il mese scorso fra i 14 lavoratori che nel 2021 avevano intentato causa e l’ospedale ed oggi anche dal giudice dello Stato ha approvato il provvedimento, portando un sostanziale vantaggio a tutti i sanitari non vaccinati.
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I risarcimenti cambieranno a seconda del caso e del danno subito: 25 mila dollari ai lavoratori licenziati perché si sono rifiutati di vaccinarsi, con ulteriori 20 mila per chi ha fatto causa e 3 mila dollari per chi si è dovuto vaccinare contro la propria volontà. Ma c’è di più. Oltre al risarcimento economico, infatti, c’è anche la possibilità di essere reintegrati. Il giudice dell’Illinois che ha approvato tale accordo è stato nominato da Donald Trump, suscitando subito un coro di festa nei repubblicani. In vista delle elezioni di medio termine la notizia porta infatti molta acqua al mulino dei trumpiani. Non solo per il giudice, ma soprattutto per la vittoria dei principi cristiani.
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L’assistenza legale ai medici ed agli infermieri licenziati, infatti, è stata portata avanti da Libery Cunsel, un’associazione religiosa che in passato era già riuscita a svincolare anche i marines americani dall’obbligo vaccinale. Questa esenzione di cui godranno i dipendenti della NorthShore riguarda infatti la presenza dei presunti feti abortiti nei vaccini. Sebbene le case produttrici dichiarino che non vi sarebbe alcuna presenza di tali feti nei vaccini, secondo il Dipartimento della salute e dei servizi umani del Michigan, invece, è certo il loro utilizzo nei primi test di sviluppo.
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