Dieci anni di follia finanziaria, iniziati con la politica del “Whatever it takes” di Mario Draghi. E per i quali rischiamo di pagare, ora, un prezzo altissimo, difficile da sostenere. Questa l’analisi, dura ma molto lucida, fatta dall’ex ministro dell’Economia Giulio Tremonti durante l’ultima puntata del programma Stasera Italia, condotto da Nicola Porro su Rete 4. Nel corso della trasmissione si è parlato del delicato tema della finanziaria e delle possibili mosse del governo Meloni. Con il dibattito che si è presto infiammato, sopratutto dopo l’intervento dell’economista, che ha ricordato gli errori commessi in passato da chi ha governato il nostro Paese. (Continua a leggere dopo la foto)
“Tenete gli occhi aperti”. Tremonti avvisa il governo Meloni: cosa può succedere
“La questione più seria e più grande per questo Paese – e in base a questa capisci la finanziaria, le difficoltà che sono state in parte superate e le difficoltà che avremo – è che l’Italia viene da dieci anni di follia finanziaria” ha spiegato Tremonti, in collegamento dall’esterno con lo studio. (Continua a leggere dopo la foto)
"L'Italia viene da 10 anni di follia finanziaria"@Giulio_Tremonti a #StaseraItalia pic.twitter.com/xOo3dKpHkO
— Stasera Italia (@StaseraItalia) November 13, 2023
Tremonti massacra Draghi: “10 anni di follia finanziaria” (VIDEO)
Quindi l’ex ministro dell’Economia ha attaccato Mario Draghi, pur senza nominarlo mai direttamente: “Parte quando si decide con il Whatever it takes di stampare moneta dal nulla, violando le regole dell’euro, finanziando ogni tipo di attività politica, con le politiche dei bonus, di debito che sale. E dura per troppo tempo”. (Continua a leggere dopo la foto)
Insomma, ha concluso Tremonti: “Veniamo da un periodo di tassi sotto zero. I tassi zero, diceva Marx, saranno la fine del Capitalismo. I tassi sotto zero inventati dalla Banca centrale europea per quattro – cinque anni sono una cosa mai vista nella storia. Poi c’è stata l’inflazione. Veniamo da una fase di enormi complicazioni ed enormi rischi”.
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