Il fatto è estremamente semplice, e anche noi da queste colonne lo ripetiamo dall’inizio. Ma adesso che più o meno tutti si sono resi conto che i soldi del Recovery Fund saranno pochi, non arriveranno prima del prossimo anno e che saranno legati a pesanti condizioni, si torna alla carica per prendere il Mes mascherato da “Mes sanitario”. Che vuol dire tutto e non vuol dire niente. Giuseppe Conte, tanto, ha già deciso per il sì. “Non lo useremo mai”, aveva detto. Ma la realtà è un’altra. E a farci sapere che l’attivazione del Mes si avvicina, è niente meno che Il Sole 24 Ore, laddove – analizza Libero – si legge che il governo sta seriamente pesando di dire sì allo strumento predisposto dall’Europa con le sue mille insidie.
“Secondo il quotidiano di Confindustria – si legge su Libero – Conte avrebbe affidato al ministro della Salute, Roberto Speranza, il compito di preparare un piano con l’obiettivo di mettere in sicurezza il sistema sanitario nazionale. Un dossier che prevede circa 20 miliardi di investimenti, gran parte dei quali in arrivo proprio dal Mes”.
Il piano prevede il potenziamento della rete ospedaliera e di quella delle cure del territorio: “10 miliardi di spesa a tesa per entrambe le voci, quelle ipotizzate da Speranza. All’interno, anche le assunzioni di nuovo personale medico e le stabilizzazioni dei precari”. Insomma, Conte “regalerà” il Mes all’Italia, tradendo, come al solito, le sue promesse. E viene da ridere se si pensa che solo qualche giorno fa Di Maio aveva detto di “fidarsi di Conte” circa il fatto che il salva-Stati non verrà attivato.
Eppure, Conte, stando al Sole 24 Ore la sua decisione l’ha già presa. Ma noi lo dicevamo già dall’inizio di tutta questa brutta storia. E così, per i 20 miliardi del “Mes sanitario” – una “miseria” – il governo è disposto a consegnarci alla Troika.
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