Una gita nei boschi tra padre e figlio per raccogliere qualche fungo. Doveva essere una bella giornata di relax, invece si è trasformata in una tragedia. Attorno alle 12.30 del 19 agosto il figlio ha allertato il Soccorso alpino di Asiago dopo aver visto il padre accasciarsi a terra all’improvviso. Vista la posizione fuori mano però, l’uomo non riusciva a inviare le coordinate del posto, né a dare indicazioni più precise per capire meglio l’esatta ubicazione. Mentre le squadre di soccorso si avvicinavano con i mezzi, l’elicottero di Treviso effettuava una perlustrazione dall’alto senza buon esito, per poi tornare ad imbarcare personale del Soccorso alpino conoscitore della zona.
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Purtroppo anche questo sorvolo ha dato esito negativo, con le squadre a terra partite a piedi. Attorno alle 14, una squadra è riuscita ad avere un contatto a voce e a raggiungere, fuori sentiero e a una mezz’ora di distanza dalla malga, il figlio che vegliava il padre, G.M., 90 anni, di San Vito di Leguzzano (VI), privo di vita a causa del malore. Una volta constatato il decesso, i soccorritori hanno ricomposto ed imbarellato la salma per poi affidarla al carro funebre una volta ritornati.
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Si chiamava Mauro Piccinelli l’uomo ritrovato senza vita nella giornata del 18 agosto nelle acque antistante la spiaggia di Pesce Luna. Da quanto si apprende, l’uomo, un tassista romano di 56 anni, era un frequentatore abituale di quel tratto di spiaggia. Nelle ore precedenti alcuni testimoni hanno riferito di averlo visto passeggiare sulla battigia, come spesso accadeva. L’ipotesi più probabile, dunque, è che Mauro sia crollato a terra a causa di un malore per poi essere trascinato dalle onde. L’ennesimo sulle spiagge del litorale romano. Per averne certezza, comunque, bisognerà aspettare l’esito delle indagini dei Carabinieri e della Guardia Costiera, intervenuti sul posto, per capire le cause del decesso. E’ stato un gruppo di surfisti a notare il cadavere in mezzo alle acque e a riportarlo a riva. A seguire sono intervenute le forze dell’ordine che nel giro di pochissime ore sono riuscite a risalire all’identità dell’uomo rinvenuto in mare con il solo costume da bagno.
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Quello di giovedì è il secondo cadavere ritrovato nelle acque antistanti le acque del litorale romano. All’indomani di Ferragosto, infatti, a Ostia, un anziano era sugli scogli della spiaggia Senape quando, all’improvviso, poco prima delle ore 19, si sarebbe accasciato, cadendo in acqua. Soccorso dai presenti e dal bagnino del lotto vicino, il bagnante è stato subito portato sulla battigia, dov’erano nel frattempo arrivati, con l’eliambulanza, i soccorritori di Ares 118. Purtroppo però i tentativi di rianimazione da parte del personale sanitario sono stati vani: per l’uomo non c’è stato nulla da fare. Presenti sul luogo anche la Guardia Costiera e la Polizia di Stato.
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