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“Sostanze tossiche in cosmetici e shampoo”. Sequestri in tutta Italia. Marche e prodotti interessati

Pubblicato il 13/09/2023 17:19

Shampoo e creme pericolosi per la salute, una sorta di déjà-vu: come qualcuno ricorderà, appena lo scorso 5 settembre scrivevamo di saponi, detergenti, schiume per capelli, deodoranti, creme e cosmetici contaminati dal Lilial (BMHCA) e ritirati dal commercio. Appena una settimana dopo ci occupiamo ancora del sequestro di prodotti contaminati dal Lilial, una sostanza pericolosissima che è stata addirittura classificata come tossica per la riproduzione umana, oltre a causare problemi alla salute del feto, e può anche causare sensibilizzazione cutanea, perché ha un potere genotossico. Ancora una volta sono risultate decisive le segnalazioni al Sistema di allerta rapido europeo (Rapex). E, mentre produttori e distributori si scambiano accuse reciproche, va segnalato che in queste ora stanno scattando sequestri in tutta Italia. I prodotti contaminati dal Lilial sono ancora presenti sugli scaffali di numerosi esercizi, nonostante il tempo concesso alle aziende per liberarsi delle scorte rimanenti rivendendole ai produttori, teoricamente entro il primo marzo 2023. Già dodici mesi prima, nel marzo 2022, aveva vietato l’uso del Lilial nella produzione di profumi e prodotti cosmetici, su impulso del Comitato scientifico per la sicurezza dei consumatori della Commissione europea. (Continua a leggere dopo la foto)
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Chi doveva vigilare?

Per riconoscere in etichetta il Lilial, come stabilito dalla nomenclatura internazionale degli ingredienti cosmetici, basta verificare la presenza del codice BMHCA o di Buthyfenil Methylpropional. E il nostro consiglio è quello di verificare comunque, considerando che nonostante i maxisequestri (quello del 5 settembre, effettuato dalla Guardia di Finanza di Tortona, ha bloccato 5mila confezioni di prodotti per l’igiene personale, tra cui profumi, bagnoschiuma e deodoranti) incredibilmente numerosi lotti sono, evidentemente, rimasti in commercio. Resta da spiegare, dunque, che cosa non abbia funzionato nell’iter di smaltimento dei prodotti nocivi e per quale motivo moltissimi articoli siano rimasti all’interno dei magazzini nonostante il nuovo regolamento. Cosmetica Italia, l’associazione di categoria di Confindustria che rappresenta i produttori di settore, in occasione del maxisequestro del 5 settembre aveva sostenuto che: “I produttori non sono responsabili né obbligati a ritirare dal commercio i prodotti immessi prima che scattasse il divieto” e che “sono quindi i distributori che devono preoccuparsi di togliere dal commercio” i prodotti incriminati. (Continua a leggere dopo la foto)
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L’elenco dei prodotti contaminati

Riprendendoli dal dettagliato elenco fornito da L’Indipendente, elenchiamo i prodotti sequestrati, qui di seguito:
BOROTALCO Active Roll-on deodorant
Dove original crema idratante
INTESA Balsamo sensitive Aftershave
Nivea tonico addolcente Tonico pelli secche e sensibili
Palmolive aroma sensations shower gel
Neutromed Power Rivitalizzante Doccia Shampoo Corpo e Capelli
Neutromed Miele Elixir – Profumo di Gardenia Bianca shower foam
ONLY – olio non olio modellante Hair styling oil
Prep Crema Mani Ripatrice Hand cream
Lycia depilazion Crema dolce rasatura
Neutromed Cream & Oil shower foam
La notte dell’uomo Eau de toilette
Nivea rassodante Latte idratante
Nivea Creme care Salviettine struccanti viso
NIDRA Bagno latte delicato (lotti coinvolti B03ED130431 e B03ED210631)
Malizia Bon Bons Eau de toilette
Clinians Hydra Plus tonico rinfrescante
Palmolive naturals – oliva & latte Doccia crema
Perlier Body honey miel talco

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