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Il direttore dell’Agenzia delle entrate: “Le tasse? Sono amore cristiano”

Pubblicato il 23/09/2021 08:27

È il classico caso in cui uno legge il titolo, il virolettato, e poi spera di essere incappato in una fake news. E invece no, è tutto vero. Le parole pronunciate da Ernesto Maria Ruffini, direttore dell’Agenzia dell’entrate, sono state proprio queste: “Pagare le tasse è amore cristiano”. Il direttore si è lanciato in un funambolico tentativo di mettere in relazione le tasse e la dottrina cattolica. Lo ha fatto intervenendo attraverso una lunga disamina pubblicata su Avvenire. Cosa ha detto? (Continua a leggere dopo la foto)

Tra le varie questioni sollevate, l’ex amministratore delegato di Equitalia ha citato una riflessione di papa Francesco, secondo cui il concetto di tassazione è legato in modo stretto a quello di solidarietà sociale. Ruffini, infatti, è partito da lontano, ossia dalla vicenda evangelica di San Matteo, per poi passare all’evoluzione del concetto avutasi durante il Medioevo e così via. Il trait d’union è più o meno sempre lo stesso: il direttore dell’Agenzia delle Entrate ne fa una un tema di solidarietà, certo, ma anche di rappresentanza. (Continua a leggere dopo la foto)

“Cosa penserebbe delle tasse – annota Ernesto Maria Ruffini riferendosi direttamente al figlio di Dio – , che – se bene utilizzate dallo Stato – non sono destinate alla conquista del mondo, ma alla costruzione del bene comune, per garantire spese sanitarie, assistenza, istruzione? “. E ancora: “Userebbe ancora quelle stesse parole o si spingerebbe oltre, sottolineando che nel mondo odierno le tasse sono uno dei modi possibili per amare il nostro prossimo, per non voltargli le spalle, per mettersi nei suoi panni?”, si chiede. (Continua a leggere dopo la foto)

“Un dovere (quello di pagare le tasse, ndr) che ci viene rammentato anche dalla Dottrina sociale della Chiesa”, sostiene ancora Ruffini. “Una prima rilettura del dovere di lealtà fiscale, nella storia recente della storia della Chiesa, è stata compiuta con il Concilio Vaticano II, che ha esortato i cittadini a non trascurare ‘il dovere di apportare alla cosa pubblica le prestazioni, materiali e personali, richiesta dal bene comune'”, scrive Ruffini. Val la pena ricordare, a questo punto, che l’Italia è tra i Paesi con la più alta pressione fiscale al mondo, quasi il 50%. A tutti i cittadini, come minimo, dovrebbe quindi essere garantito il paradiso…

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