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Allarme bancomat. Ecco cosa succederà e quanto ci costerà in più il prelievo

Pubblicato il 13/01/2021 16:07

Per i cittadini italiani potrebbe arrivare l’ennesima, brutta sorpresa sul fronte prelievi al bancomat. Banche e associazioni dei consumatori, infatti, sono ora insieme in fila davanti all’Antitrust. Cosa è successo? È stata avviata un’istruttoria per esaminare la proposta presentata da Bancomat Spa che andrà a mutare radicalmente le modalità di remunerazione del servizio di prelievo di contante presso gli sportelli automatici (Atm) delle varie banche. Se la proposta dovesse andare a buon fine, chi ci rimetterà sarà il cittadino. Ma anche la piccola banca.

Come spiega Il Sole 24 Ore, “l’attuale modello è fondato sulla commissione interbancaria di circa 0,50 euro che per ogni singolo prelievo la “banca issuer” (emittente carta) riconosce alla “banca acquirer” (proprietaria Atm) per l’utilizzo dell’impianto. A sua volta la banca emittente, a ristoro dei propri costi, può applicare o meno una commissione al cliente per ogni prelievo in base alle proprie strategie commerciali. Sono diverse le banche, in primis quelle online, che garantiscono ai loro clienti la gratuità dei cosiddetti prelievi in circolarità, ovvero presso gli Atm di altre realtà bancarie. Se passerà l’esame dell’Antitrust il nuovo modello di remunerazione del servizio di prelievo, non sarà più prevista la commissione interbancaria e ogni banca proprietaria dell’Atm deciderà in via autonoma il costo che i clienti delle altre banche dovranno sostenere per ogni prelievo“.

Una commissione che sarà stabilita unilateralmente da ogni banca e sarà resa nota al titolare della carta sul display dell’Atm solo al momento del prelievo. “In molti casi – spiega Il Sole -, per esempio nei duemila comuni dove è presente un solo sportello bancario, non ci sarà possibilità di scelta. Secondo quanto risulta a Il Sole 24 Ore sono diversi i soggetti, soprattutto alcune delle stesse banche che figurano tra i 125 soci di Bancomat Spa, che hanno chiesto all’Antitrust di poter esprimere il loro dissenso. Il rivoluzionario progetto viene portato avanti soprattutto dalle grandi banche azioniste di Bancomat Spa.

“A non essere d’accordo, ancor prima dei consumatori, sono soprattutto le banche online e le medio-piccole realtà bancarie con pochi sportelli Atm sul territorio. Innanzitutto perché ritengono che si tratta di un tentativo delle grandi banche per trasferire parte dei costi sostenuti per i numerosi servizi aggiunti per i propri clienti (versamenti, movimentazioni e così via) a carico di consumatori non clienti. La stessa riduzione degli Atm è poi guidata esclusivamente dal calo più che proporzionale degli sportelli, essendo la quasi totalità degli Atm collocata all’interno di una filiale bancaria (vedi grafico in alto)”.

Conclude l’articolo: “Un meccanismo che va a depotenziare la concorrenza delle banche online, delle neonate realtà fintech e dei piccoli istituti che avranno meno possibilità di continuare ad assicurare ai clienti prelievi gratuiti, sobbarcandosi l’attuale commissione interbancaria di 0,49 euro, perché sarà molto più oneroso. Con tutti i rischi di perdere i clienti a favore delle grandi banche (riducendo la concorrenza) che sono proprietarie dei più importanti parchi Atm e potranno così offrire la gratuità del servizio con più facilità a chi diventerà loro cliente. La battaglia tra banche davanti all’Antitrust è aperta”.

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