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Caso mascherine nel Lazio, Zingaretti si è fatto scippare 13 milioni di euro

Pubblicato il 08/07/2020 16:08

Nessuno ne parla, ogni tanto l’argomento spunta fuori, ma poi sparisce. Fortunatamente, però, non se lo dimenticano i social e qualche giornalista che torna a pungolare la Regione Lazio e Nicola Zingaretti sulla questione mascherine. Che fine hanno fatto i soldi di quella fornitura mai arrivata? Nei primissimi giorni di maggio – ricorda oggi Francesco Storace su Il Tempo – si affacciò in Consiglio regionale il governatore Zingaretti a giurare che lo scandalo era sepolto. “Perché la ditta che si era intascata ben 14 milioni di euro – quella che fabbrica lampadine, la Eco.Tech – era pronta a restituirli. Con tanto di piano di rientro. Carta straccia: siamo a luglio e sessanta giorni dopo Zingaretti sta sempre lì a chiedere al cassiere se sono arrivati i soldi”.

Finora è rientrato appena un milione di euro, consegnato all’istituzione. Ma gli altri tredici milioni versati come anticipo per la fornitura di mascherine che dovevano costare oltre trentacinque milioni non si sono più visti. Attacca ancora Storace: “Zingaretti deve rendersi conto che la vicenda delle mascherine – che servivano a medici, infermieri, cittadini – ha gli occhi addosso dei magistrati di quattro città, Roma e Taranto in Italia e poi Lugano e Londra all’estero”.

Resta dunque l’ammanco di tredici milioni. “Quel che è scandaloso – conclude Storace – è che nessuno degli impegni assunti dal Governatore nella seduta del 4 maggio si è realizzato. E quel che appare più grave è che questa brutta storia vorrebbero farla dimenticare. Nessuna commissione d’inchiesta, nonostante la promessa di istituirla. Nessuna motivazione è stata offerta per i contratti stipulati, poi revocati e poi stipulati di nuovo. Si è passati dai giudizi di inaffidabilità alle firme senza garanzie valide”.

Si attende a questo punto una replica di Zingaretti, preso a gestire la doppia carica di governatore e segretario di uno dei due partiti di maggioranza. Questa vicenda delle mascherine non si deve nascondere sotto al tappeto. Se ne deve parlare ancora, fino a che non emergerà la verità.

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