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Visco: “I soldi del Mes? Per l’Italia porteranno solo vantaggi”

Pubblicato il 28/09/2020 12:41

Il partito del Mes non è scomparso come qualcuno, dalle parti dei Cinque Stelle, vorrebbe far credere. Anzi. Dopo l’ultima tornata elettorale che ha visto il Movimento bastonato più o meno in tutta Italia, è tornato alla ribalta più forte che mai, convinto che il governo, ormai a chiara trazione Pd, accetterà presto i soldi del Fondo Salva-Stati, legando in maniera ancora più indissolubile la nostra economia agli umori di Bruxelles. Tra i sostenitori dell’adesione anche Ignazio Visco, che dal Forum dell’Economia ha spiegato: “Non vedo problemi di stigma per il Paese che ricorre a questi fondi, lo stigma può esserci solo se si fa un cattivo uso di queste risorse e se si comunica male come vengono utilizzate”.

Visco: "I soldi del Mes? Per l'Italia porteranno solo vantaggi"

Secondo il governatore di Bankitalia, intervenuto durante la kermesse in scena a Trento, i 37 miliardi di prestiti del Mes sono un’occasione da non perdere, senza stare troppo a pensare alle condizionalità che l’Ue finirebbe per imporci, anzi. Dopo la pandemia, lo strumento non è più quello di prima e non c’è motivo di non fidarsi: “Ora il contesto è diverso e vedo solo vantaggi dal punto di vista economico” è l’opinione di Visco.

Visco: "I soldi del Mes? Per l'Italia porteranno solo vantaggi"

Il governatore della Banca d’Italia ha poi sottolineato come la governance del Mes è affidata ai ministri delle Finanze dell’Unione e che anche il Consiglio europeo può contribuire a mettere meglio in luce che questi finanziamenti non determinano conseguenze per gli Stati: “È un programma di scopo per le spese sanitarie e non ci sono condizionalità come nei programmi tradizionali. In questo caso non c’è la Troika”.

Visco: "I soldi del Mes? Per l'Italia porteranno solo vantaggi"

Il governatore ha poi sottolineato l’importanza delle prossime emissioni di bond europei per finanziare il Recovery Fund: “Le risorse del programma Next Generation EU – ha affermato – possono contribuire a trasformare il contesto economico e sociale, accelerando le transizioni digitale e ambientale. Per l’Italia è anche un’occasione da non sprecare per finanziare il disegno e l’attuazione di riforme che mirino a scardinare le difficoltà della nostra economia, che si manifestano nel ristagno della produttività che dura da tre decenni”. L’Italia, insomma, non ha nulla da temere dall’Europa. Parola di Ignazio Visco.

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