Ci si avvicina a un vero e proprio negoziato, che potrebbe mettere la parola fine alla guerra tra Russia e Ucraina esplosa nelle scorse settimane. A dirlo è Lucio Caracciolo, direttore della rivista italiana di geopolotica Limes, che nel corso dell’ultima puntata di Otto e Mezzo, talk show in onda su La7, ha analizzato gli sviluppi del conflitto negli ultimi giorni: “Paradossalmente quando ci si avvicina a un vero accordo aumentano gli attacchi. I russi stanno bombardando l’ovest dell’Ucraina perché da lì arrivano i rifornimenti nostri e della Nato, anche di armi utili per abbattere aerei e tank russi”.
“Il rischio – ha spiegato ancora Caracciolo – è che siamo molto vicini al confine polacco e potrebbe avvenire un incidente e questo avrebbe conseguenze incalcolabili. Per quanto riguarda i 16.000 mercenari siriani, sono stati già usati dai turchi in Libia e ora li vogliono usare i russi. Sono tagliagole jihadisti”.
Chi uscirà vincitore dal conflitto? Nessuno, secondo Caracciolo: “L’opinione pubblica russa non è per niente entusiasta di questa guerra e ogni giorno lo è un po’ di meno, i soldati combattono contro un popolo che parla anche russo”. Anche i militari, per l’analista, avrebbero ormai capito che l’operazione di “denazificazione” propagandata da Putin non corrisponde affatto alla realtà della guerra.
Infine, il direttore di Limes ha spiegato che in Russia sta aumentando la contrarietà al conflitto: “C’è un dissenso molto forte tra i giovani e nelle elite. È molto palese. Una parte dell’esercito non ha apprezzato come è stata mandata allo sbaraglio, no dimentichiamo che i russi hanno attaccato con carri armati del secolo scorso come se andassero a piantare la bandiera a Kiev perché il popolo li accoglieva con rose e fiori”.
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