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Vespa attacca Vannacci. “Se non chiarisce va sospeso. E i suoi rapporti in Russia…”.

Pubblicato il 06/12/2023 13:36 - Aggiornato il 06/12/2023 17:44

A quanto pare non c’è grande simpatia fra Bruno Vespa e il generale Vannacci. Il popolare conduttore non perde occasione per punzecchiare l’autore del “Mondo al contrario”, il pamphlet causa di tante polemiche e che ha diviso gli italiani fra favorevoli e contrari. Nella puntata di Tagadà di martedì 5 dicembre, dove Vespa ha presentato il suo nuovo libro, le critiche a Vannacci hanno riguardato diversi aspetti della vita e del lavoro del neo Capo di Stato Maggiore. “Si riparla dei suoi rapporti in Russia”, ha detto in particolare il Bruno nazionale. “Mi fa piacere, perché fui il primo a sollevare la questione”. Il conduttore Rai fa riferimento a un’articolo del Corriere della Sera. Secondo il quale sarebbe in corso un’inchiesta sul periodo in cui Vannacci ha svolto il ruolo di addetto militare d’ambasciata in Russia. Periodo concluso con un inatteso trasferimento. (continua dopo la foto)

A quanto pare, l’accusa sostiene che Vannacci non avrebbe sottoposto la lettura della parte “russa” del suo libro alle autorità sovietiche. L’inchiesta andrebbe ad aggiungersi a quella già in corso per aver pubblicato un libro autoprodotto senza avvisare la linea gerarchica superiore in Italia. Va detto che il generale ha risposto definendo questa ulteriore inchiesta “una porcheria. Evidentemente a qualcuno do fastidio”. Ma gli appunti mossi da Vespa non si fermano a questo. Il conduttore ha parlato anche delle presunte velleità politiche del Capo di Stato Maggiore. Per lui si parla di una candidatura alle prossime elezioni europee. “So che lui ha una grande voglia di fare politica”, ha incalzato Vespa. “Ma o chiarisce subito questo aspetto, oppure è bene che venga sospeso”. (continua dopo la foto)

Il conduttore ha espresso il proprio punto di vista anche sulla recente nomina di Vannacci a Capo di Stato Maggiore delle forze terrestri. Spiegando che non si tratterebbe di una promozione perché “resta generale di divisione”. E la sua nomina avrebbe a che fare solo con le dinamiche del diritto del lavoro interne all’esercito. Infine, Vespa ha parlato anche delle posizioni espresse dal generale su patriarcato e femminicidi. Vannacci ha contestato il termine “femminicidio”, osservando che non si parla di “commercianticidio” quando viene ucciso un negoziante. Un’affermazione che il conduttore Rai ha bollato semplicemente come “una sciocchezza”. Viste le premesse, sarebbe interessante assistere a un confronto diretto fra Vespa e Vannacci. Magari potrebbe invitare il generale nella sua trasmissione, ne vedremmo delle belle.