Pubblicato il 13/03/2024 12:16
E’ stato un vero e proprio “confronto all’arma bianca” quello fra Carlo Calenda, leader di Azione, e il generale Roberto Vannacci. Andato in onda in diretta durante la puntata del programma Di Martedì su La7. Ed è stato soprattutto il politico ad attaccare con veemenza, mentre Vannacci ha cercato di mantenere un tono più ironico. Senza peraltro far mancare qualche stoccata. Il dibattito si concentrava, tanto per cambiare, sul libro del militare Il Mondo al Contrario. Il leader di Azione è partito subito con un’accusa non proprio originale: “Lei non vuol dire quello che è”, ha attaccato rivolto a Vannacci. “Cioè un fascista”. Il militare ha risposto dapprima con una risata. Poi, stuzzicato su cosa pensa di Mussolini, ha replicato che “Mussolini come Stalin è un uomo di Stato, e mi limito a questa constatazione”. (continua dopo la foto) Calenda non ci sta e attacca di nuovo: “Non si candidi con la Lega”, intima al suo interlocutore in riferimento alle voci sulle prossime Elezioni Europee. “Perché se uno insulta il Presidente della Repubblica… Lei che è generale non lo può fare”. Poi il discorso vira sulle accuse mosse a Vanacci generale per istigazione all’odio razziale. Floris cita anche la querela presentata da Paola Egonu contro Vannacci. “Capisco che per lei senza fr**i si stava meglio”, incalza il leader di Azione. Ma lei ha espresso questa posizione razzista da generale. Ha fatto un danno alla divisa”. Vannacci non ci sta e risponde che “gli stessi omosessuali si definiscono non normali”. (continua dopo il video) <> A quel punto interviene il conduttore: “Ma che lei tiene la statistica degli omosessuali?”, chiede ironicamente al militare. Che non risponde alla provocazione, mantenendo un profilo tranquillo. Probabilmente Vannacci si aspettava di essere attaccato così duramente, e ha preferito non scaldare ulteriormente gli animi. Intanto cresce la curiosità per il secondo libro scritto dal generale, Il Coraggio Vince, appena uscito per la casa editrice Piemme. E possiamo star certi che anche in questo caso, ci saranno polemiche e scontri verbali. Perché le posizioni di Vannacci e quelle dei suoi detrattori non sembrano proprio conciliabili.