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“Tempesta infiammatoria”. Effetti avversi, la clamorosa scoperta della biologa italiana

Pubblicato il 26/07/2022 08:48

La biologa Maria Cristina Sacchi, referente del centro di Autoimmunità del Laboratorio di Analisi dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria, centro di riferimento del Piemonte Sud-Ovest, ha pubblicato uno studio molto importante sulla possibilità che il vaccino anti Covid possa generare malattie autoimmuni nelle persone che si sono fatte inoculare. Le persone che hanno ricevuto il vaccino anti covid in tutte le sue dosi possibili, rischierebbero infatti la cosiddetta “tempesta infiammatori”, ovvero, l’attacco degli anticorpi prodotti dallo stesso siero, a cellule e organi, provocando un’infiammazione che porterebbe anche a malattie autoimmuni. A riportare la notizia è Il Fatto Quotidiano e al momento lo studio riguarda 77 sanitari che sono stati appunto testati dopo l’insorgere di complicanze post-vaccino. Ora che Speranza se ne sta andando a casa insieme a tutto il governo, ci si augura che una fase di verità possa portare la luce nel nostro Paese, dove la censura su queste tematiche è stata degna dei regimi. Ma torniamo allo studio. Cosa emerge nel dettaglio? (Continua a leggere dopo la foto)

Sul 28.5 per cento del campione “sono comparsi de novo auto-anticorpi antinucleo (Ana)”. Stando all’esperta, l’ipotesi più probabile è che l’incremento di questi valori “potrebbe essere correlato al numero di esposizioni al vaccino: infatti dopo le prime due dosi il 7,8% dei soggetti aveva avuto insorgenza de novo degli Ana, e il 20,7% dopo 3 dosi”. In ogni caso, si precisa nello studio della dottoressa Maria Cristina Sacchi, non è scontato lo sviluppo di una malattia autoimmune: “I dati ottenuti – prosegue – suggeriscono che questi nuovi vaccini a mRna possano essere in grado di indurre un’alterazione dell’assetto autoimmune, ma questi auto-anticorpi potrebbero essere anche solo transitori, infatti, gli stessi possono essere presenti in una parte delle popolazione sana, statisticamente più piccola, negli anziani, e nei parenti di primo grado di pazienti con malattie autoimmuni”. (Continua a leggere dopo la foto)

Risultati che andranno sicuramente approfonditi anche perché ancora molto c’è da scoprire su questi vaccini e sulla nuova tecnologia a mRna. Ogni giorno emergono nuovi dati e nuove ricerche che rivelano dettagli sempre più inquietanti. Tutto questo mentre il Paese rischia di ritrovarsi a settembre con un nuovo obbligo vaccinale, il Green pass e tutte le assurdità che abbiamo conosciuto in questi anni. Va ricordato che Big Pharma ha ottenuto l’autorizzazione per i vaccini in via emergenziale, quindi senza test e senza studi approfonditi, quindi oltre agli effetti avversi occorsi subito dopo l’inoculazione, ora si dovrà indagare su eventuali effetti collaterali a lungo termine. (Continua a leggere dopo la foto)

Ormai sono molti a chiedere chiarimenti sulla sicurezza dei vaccini, a cominciare dagli Ordini professionali dei farmacisti, alla luce anche di numerosi provvedimento di sospensione di farmacisti e medici, in alcuni casi annullati dai Tribunali amministrativi regionali. Grazie al cielo.

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