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Scuola e università, sarà autunno caldo: boom di gruppi di studenti contro il Green Pass

Pubblicato il 09/08/2021 11:26 - Aggiornato il 09/08/2021 15:54

È stata la Francia di Emmanuel Macron a lanciare per prima la “brillantissima” idea del Green Pass obbligatorio per convincere i cittadini a farsi vaccinare. L’Italia del “governo dei migliori” gli è subito andata dietro. Il risultato? Dall’una e dall’altra parte si è scatenato il delirio. Migliaia di persone in piazza, i magistrati che smontano punto per punto i rispettivi decreti in quanto incostituzionali, i sindacati sul piede di guerra e i lavoratori ora pronti a tutto pur di vedere riconosciuti i loro diritti e le loro libertà. In Francia, appunto, la protesta si è riversata in piazza tra Free-Vax e NoPass, con cortei e manifestazioni “per la libertà” e “contro la dittatura sanitaria” in più di centocinquanta città. E ora si scaldano il fronte scuola e quello università, con un autunno che si preannuncia caldissimo. (Continua a leggere dopo la foto)

Racconta Anais Ginori su Repubblica: “Alla quarta settimana di mobilitazione, nel mezzo delle vacanze, l’affluenza nelle strade continua a crescere, in una galassia di slogan e rivendicazioni dove l’unico comune denominatore sembra proprio l’opposizione a Macron. La gestione della crisi del Covid ha estremizzato il sistema presidenziale francese. Nella sostanza molte restrizioni adottate dal governo di Parigi non sono molto diverse da quelle di Paesi limitrofi, ma nella forma ogni misura è riconducibile a una sola persona. È un leader che ha preso gran parte delle decisioni dentro a un consiglio ristretto di ministri, in una scarsa interlocuzione con il parlamento. Un capo di Stato che si è esposto più volte in discorsi televisivi per inquadrare nei minimi dettagli la vita quotidiana dei cittadini”. La descrizione ci risuona molto familiare, perché lo stesso che in Italia. (Continua a leggere dopo la foto)

Intanto in Italia, oltre alle proteste di cittadini comuni, esercenti e lavoratori, si preparano alla lotta anche i giovani, i quali stanno scaldando i motori ed iniziano a organizzarsi in vista dell’autunno e dei rientri a scuola e soprattutto nelle università. Stanno infatti iniziando a nascere gruppi di studenti universitari, anche sui social (soprattutto su Telegram), per fare rete ed unirsi alla battaglia contro Green pass e obbligo vaccinale, e contro il rischio che non gli venga riconosciuto il diritto allo studio. (Continua a leggere dopo la foto)

Il gruppo principale si chiama proprio “Studenti contro il Green Pass“, all’interno del quale si sono formati i sotto gruppi delle varie università italiane e delle diverse facoltà. C’è ad esempio La Sapienza (https://t.me/joinchat/DmS7bLmra19kYTZk), l’Università di Ferrara (https://t.me/studentiunifecontroilgreenpass), Università di Torino (https://t.me/joinchat/lshUCAklS5c2ZWNk), Università Cattolica di Brescia (https://t.me/joinchat/l7vRSVPop_QyMmQ0), Università di Napoli (https://t.me/joinchat/kfdy8aKk2R40Nzc0), Università di Padova (https://t.me/joinchat/MpGvYrv0XpxmOTI8), Università di Bari (https://t.me/joinchat/xh20kKp0Y5U2ZmU0) e l’Università di Milano (https://t.me/joinchat/LE0itiooVeRlZGU0). (Continua a leggere dopo la foto)

C’è infine un gruppo trasversale specifico per gli studenti delle facoltà di Medicina e Chirurgia, Veterinaria, Odontoiatria e Professioni Sanitarie uniti contro l’obbligo vaccinale di categoria per svolgere il tirocinio in ospedale e contro il Green pass (https://t.me/studentimedicinanovaxnogreen).

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