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“Un segreto che può far cadere il Governo”. Monta la polemica sui verbali del Comitato Covid secretati

Pubblicato il 03/08/2020 11:07 - Aggiornato il 03/08/2020 11:20

L’equilibrio è delicato, diversi sono i fattori che ruotano attorno alla vicenda che fanno presagire che si stia rompendo. Le intenzioni del Governo e del premier sono indiscutibili: “Non vogliono far sapere agli italiani quali sono le reali motivazioni alla base dei Dpcm”.

Recentemente sta provocando bufera la notizia di chiusura da parte dell’esecutivo, che ha fatto ricorso al Consiglio di Stato contro la decisione del Tar di rendere pubblici i verbali secretati del Comitato tecnico-scientifico, con cui sono state prese la maggior parte delle decisioni sul lockdown. Nonostante siano citati in tutti i Dpcm a giustificazione degli stessi, i criteri utilizzati contenuti nei verbali non sarebbero mai stati pubblicati da Palazzo Chigi.

C’è chi, come il direttore de Il tempo, Franco Bechis ritiene che la questione riguardi “un segreto che può far cadere il Governo”. Di fatto quello che si lascia intendere con la volontà di impedire la pubblicazione è che la verità contenuta nei documenti secretati potrebbe far insorgere gli italiani per l’indignazione.

Una questione delicata che si è sollevata in questi giorni è anche quella relativa alle autopsie sui pazienti deceduti affetti da Covid-19. Ha fatto discutere la circolare del ministro della Salute, pubblicata a maggio, che sconsigliava di fare esami post mortem: “Per l’intero periodo della fase emergenziale non si dovrebbe procedere all’esecuzione di autopsie o riscontri diagnostici nei casi conclamati di Covid-19”.

Il premier ha un dovere verso l’Italia, il premier come qualsiasi altro funzionario politico: quello di essere trasparente e di consentire ai cittadini di farsi giudicare. “Se non ci si vuole fare giudicare politicamente non si ha rispetto del popolo”, è stato il commento dell’avvocato Andrea Pruiti Ciarello, il consigliere di amministrazione della fondazione Einaudi che ha fatto ricorso al Tar per ottenere la pubblicazione dei documenti dopo che numerose volte gli è stata negata la possibilità di consultarli.

Anche i giornali vicini al Governo, come la testata giornalistica Repubblica, non possono fare a meno di rivelare il clima ambiguo dell’intera vicenda. Tant’è che una delle notizie che abbiamo fornito recentemente, l’abbiamo ripresa proprio dalla Repubblica e parla dell’esistenza di un altro documento molto importante secretato -oltre i verbali del Comitato tecnico scientifico- il Piano pandemico nazionale.

A maggior ragione del fatto che “i Dpcm hanno limitato diritti e libertà di rango costituzionale alla cittadinanza italiana” e che l’esecutivo consolida ulteriormente i propri poteri attraverso la proroga dello stato di emergenza fino a giovedì 15 ottobre 2020, abbiamo il diritto di sapere. Anche tra l’opposizione si scatena la polemica, tra gli interventi qualcuno ha concluso che la scelta di prolungare “lo stato di emergenza serva per consolidare il potere per agire senza regole e controlli”.