Mario Draghi è un uomo spregiudicato, pronto a tutto pur di raggiungere i propri obiettivi, anche a mentire, come fece nella conferenza stampa a Palazzo Chigi il 22 Luglio 2021: “II Green Pass – aveva affermato per giustificare il provvedimento liberticida – è una misura con cui gli italiani possono continuare ad esercitare le proprie attività, a divertirsi, ad andare al ristorante, a partecipare a spettacoli all’aperto e al chiuso, con la GARANZIA di trovarsi tra persone che NON SONO CONTAGIOSE.” Ma le bugie hanno le gambe corte e gli italiani hanno finito rapidamente per scoprire che, come andavamo dicendo fin dall’inizio della campagna vaccinale, il vaccino non immunizza e che il green pass senza tampone è semplicemente un lasciapassare per contagiare e contagiarsi. (Continua dopo la foto)
Ma per sostenere la sua menzogna, Mario Draghi, l’uomo più sopravvalutato d’Europa, ha avuto bisogno di dirne altre. Riconoscendo al Green pass una durata inizialmente di 12 mesi, poi di 9 e infine di 6, ha dovuto spacciare un’efficacia vaccinale ben più lunga di quella reale che si aggira fra i 3 e i 4 mesi. Sono gli stessi virologi che contestano al sovrano d’Italia di aver iniziato una campagna per la terza dose con due mesi di ritardo, crogiolandosi nella supposta superiorità del modello italiano basato sul pass (di fatto un obbligo vaccinale) mentre nel Regno Unito e in Germania i contagi volavano anticipando di qualche settimana quello che sta avvenendo oggi da noi. Ora, ammesso e non concesso che un approccio alla pandemia tutto basato sul vaccino sia adeguato, anche in questo Draghi e Figliuolo hanno fallito: se oggi ci sono più di 10 milioni di italiani con un green pass, ma senza nessuna copertura vaccinale rispetto agli esiti gravi della malattia, questo è soltanto colpa loro e delle loro bugie. (Continua dopo la foto)
Ma le menzogne sono come ciliegie, una tira l’altra, e così per coprire la sua incapacità ecco che quello che il Presidente della Repubblica Cossiga definiva un “vile affarista, liquidatore dell’industria pubblica italiana”, ha avuto bisogno proprio ieri di inventarsene un’altra: “È tutta colpa di chi non si vaccina”. L’infantilismo suo e del peggior Ministro della storia repubblicana (Speranza) si è spinto nell’accusare per il fallimento di un farmaco coloro i quali hanno liberamente scelto di non farne uso. E così se milioni di italiani sono contagiati e il virus corre indisturbato bloccando per il secondo anno consecutivo l’economia italiana, sarebbe colpa di quel 22% della popolazione italiana che ha scelto di non vaccinarsi ma che contagia e si contagia allo stesso modo di un cittadino vaccinato (il 77% dei contagiati è vaccinato). Costoro sarebbero responsabili di intasare pronto soccorsi e terapie intensive. Ma anche a voler dare per buoni dati la cui validità è tutta da dimostrare (è ormai accertato che il 34% dei pazienti covid in realtà è ricoverato o deceduto per una ragione differente dal covid) come si fa a dire che un non vaccinato che comunque paga le tasse ed ha diritto all’assistenza sanitaria come tutti gli altri, “toglierebbe il posto in terapista intensiva o in corsia ad un altro cittadino” quando, come si legge sul portale dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, risultano occupati da pazienti covid soltanto il 17% (il 35% è vaccinato) dei posti in terapia intensiva e il 26% (più della metà dei ricoverati è vaccinato) dei posti letto in ospedale? Occupando appena il 10% dei posti in terapia intensiva (il 6,6% effettivi) e il 12% (pari all’8% effettivi) dei letti in ospedale dire che un non vaccinato danneggia altri è decisamente pretestuoso? Per quale motivo il 22% della popolazione italiana che ha scelto di non vaccinarsi non avrebbe il diritto di occupare il 6,6% dei posti in terapia intensiva o l’8% dei posti letto in ospedale? E se il sistema sanitario va in crisi per così poco è colpa di chi non si vaccina o dell’incapacità e la malafede di due governi e un ministro (Conte-Draghi-Speranza)? In questi due anni, infatti, gli inetti sopra citati, non sono nemmeno riusciti a mettere in pratica il piano di sviluppo delle terapie intensive che loro stessi si erano dati: sono state realizzate 2.274 (duemiladuecentosettantaquattro) terapie in meno rispetto a quelle previste. Ma forse questo non è un caso… (Continua dopo la foto)
Ora se quella del duo di becchini della democrazia italiana esibitosi ieri in una tardiva conferenza stampa non è una colossale bugia, cos’altro è? Questi loschi figuri hanno bisogno di indicare un nemico, un capro espiatorio, per nascondere i propri fallimenti e per farlo non si fanno alcun scrupolo nel dire menzogne e nello spargere odio aprendo di fatto una caccia al non vaccinato a cui da oggi sarà legittimo praticare qualsiasi angheria o forma di discriminazione. Perché il vero fallimento da cui hanno bisogno di distogliere l’opinione pubblica è quello che vivete ogni giorno in una Nazione in cui i servizi pubblici, primo fra tutti quello sanitario, sono stati massacrati da decenni di politiche di tagli voluti proprio dalla Banca Centrale Europea di Mario Draghi e da quell’Europa che ha come unico obiettivo distruggere le sovranità nazionali in nome di un’unità di Stati europei senza anima e senza un progetto. Hanno bisogno di nascondere il fallimento di un’economia che ci ha sistematicamente impoverito in questi 20 anni di Euro e che proprio in questi giorni lascia noi cittadini italiani ancora una volta soli ad affrontare l’ennesimo aumento del costo della vita con l’inflazione che riprende il volo, con le bollette di luce e gas che raddoppiano e i generi alimentari che diventano cari come gioielli. (Continua dopo la foto)
Ma c’è di più, perché neanche in quello che avrebbe dovuto essere il suo mestiere, il banchiere Draghi è riuscito a raggiungere l’obiettivo prefissato. In una conferenza stampa degna di Nicolae Ceaușescu, in cui si dice ai giornalisti cosa domandare o cosa no e se per caso qualcosa sfugge non si risponde proprio, nessuno ha potuto chiedere conto del Pnrr. E sì, perché il commissario liquidatore della nostra economia non sta riuscendo a portare a casa neanche i tanto sbandierati aiuti dell’Europa. Le analisi delle grandi banche, a partire da Jp Morgan, suonano tutte l’allarme per la situazione di stallo della politica italiana e se non verranno portati a Bruxelles degli stati di avanzamento del Pnrr, la seconda rata da 25 miliardi non arriverà mai nelle casse italiane. Ora dopo aver introdotto, attraverso il green pass, un obbligo vaccinale codardo, l’incapace a tutto Mario Draghi, deluso dalla mancata apoteosi al Colle, apre la caccia definitiva a chi non si vaccina. In molti cederanno o lo hanno già fatto e per loro noi abbiamo solo parole di solidarietà e comprensione, ma tutti, chi resisterà fino alla fine e chi no, tutti ricorderemo i volti di chi ha segnato questa stagione buia della libertà e dei diritti e un pezzo del nostro rancore sarà per sempre dedicato a loro, soprattutto quando finalmente ci faranno andare a votare per liberarci da questo governo di oppressori ma soprattutto di incapaci.