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L’emergenza è voluta dal governo. Ecco quante terapie intensive (non) sono state realizzate

Pubblicato il 01/12/2021 12:12 - Aggiornato il 07/12/2022 18:29

C’è un governo che vessa i cittadini da mesi, con violenza, in un crescendo di imposizioni sfociate in un obbligo vaccinale mascherato, che ha reso di fatto impossibile la vita a chi non si sottopone alla somministrazione dei farmaci anti-Covid. E ci sono numeri che sembrano suggerire, in maniera neanche troppo velata, come questa emergenza sembra far comodo a qualcuno, per nulla interessato a farla terminare il prima possibile. Anzi.

L’emergenza è voluta dal governo. Ecco quante terapie intensive (non) sono state realizzate

Tra i dati che meritano una riflessione c’è quel sul numero di pazienti al momento in terapia intensiva nel nostro Paese: 797. Non pochi, ma decisamente lontani dai dati di marzo 2021, ben più allarmanti. A colpire, però, è la mancata attuazione di quella strategia di rafforzamento dei reparti inizialmente prevista nel piano dell’ex commissario Domenico Arcuri: le promesse erano state di un aumento di quasi 4 mila posti, con il decreto rilancio del 2020 che aveva messo nero su bianco la cifra di 3.553 nuove unità da sommare alle 5.179 già funzionanti, per un totale di 8.732.

Come spiegato da Il Bo Live, testata dell’Università di Padova, oggi il quadro è il seguente: i numeri attuali sono nettamente inferiori a quelli di marzo e aprile, mesi in cui l’Italia aveva vissuto un periodo drammatico, ma la “curva” è ugualmente preoccupante. Il motivo? La concentrazione in alcune Regioni, come Piemonte, Lombardia, Lazio e Campania. Ma soprattutto il fatto che “l’aumento delle terapie intensive previsto dal Piano Arcuri non è mai stato effettuato fino in fondo: i posti in terapia intensiva presenti in Italia ad oggi, sono 6.458 (dati del 9 ottobre). Ne mancano all’appello, quindi, 2.274”.

A oggi, soltanto Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Valle d’Aosta hanno raggiunto la soglia di sicurezza nel rapporto tra i letti disponibili in terapia intensiva e gli abitanti della Regione. Nel resto d’Italia, l’aumento di posti non si è verificato o, se sì, è stato minimo, inferiore agli obiettivi indicati dal Piano Arcuri. Non resta, allora, che interrogarsi sulla possibilità che questa emergenza, a qualcuno, possa far comodo. E che superarla non sia affatto tra le priorità dei nostri governanti.

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