Una figura che ha segnato come pochi altri il nostro Paese, quella di Silvio Berlusconi, scomparso all’età di 86 anni dopo aver lottato a lungo con una brutta malattia che lo aveva colpito. La sua morte, ovviamente, è l’argomento del giorno in ogni talk show di queste ore, e come sempre non sono mancate polemiche. Qualche scintilla è infatti andata in scena durante l’ultima puntata del programma Otto e Mezzo in onda su La7, condotto da Lilli Gruber. Ospiti in studio da una parte Marco Travaglio e Michele Santoro, dall’altra il direttore della testata Libero Alessandro Sallusti. L’aria si è presto fatta molto calda. (Continua a leggere dopo la foto)
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Mentre Travaglio ha infatti ricordato, come nel suo stile, i processi giudiziari che hanno costellato la carriera di Berlusconi parlando di una “beatificazione imbarazzante” da parte dei media dopo la morte, Sallusti ha subito contrattaccato: “Mi spiace che Travaglio si senta già orfano, perché da oggi gli orfani non sono tanto i componenti del popolo di Berlusconi, che non saranno mai orfani di Berlusconi, sono i suoi nemici”. (Continua a leggere dopo la foto)
“Chi per tutta la vita, negli ultimi 20-30 anni, ha sostenuto le cose che sostiene stasera Travaglio – ha spiegato Sallusti – Lui dice che ha esaltato l’evasione fiscale, ma è stato il primo pagatore di tasse per 7 anni consecutivi, non c’è nessuna sentenza che dice che ha pagato la mafia, ma loro vanno avanti come se niente fosse, anche da morto”. (Continua a leggere dopo la foto)
“La verità – ha concluso Sallusti – è molto più semplice. Berlusconi è stato un grande visionario, ne nascono pochi ogni secolo, ha messo nel sacco tutti questi signori e i loro mondi, il mondo della sinistra, il mondo del Pd, il mondo dei giustizialisti, il mondo dei Travaglio e ha vinto lui“.
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