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“Ti vergogni di tuo figlio disabile?”. Il questionario choc che imbarazza il Pd: da non credere

Pubblicato il 08/07/2022 13:26

Lo hanno subito ribattezzato “Il questionario della vergogna”. Le domande scritte sul foglio incriminato, d’altronde, sono quanto di più agghiacciante si può leggere parlando di disabilità: “Quanto ti vergogni di tuo figlio? Quanto ti senti in imbarazzo per il suo comportamento? E quanto risentimento provi nei suoi confronti?”. Quesiti posti alle famiglie di disabili gravi e insieriti nel modulo Caregiver burden inventory (Cbi) per richiedere l’accesso ai fondi destinati ai caregiver, i familiari che si occupano della cura e del supporto agli invalidi.

Tutto è successo nel Comune di Nettuno, in provincia di Roma, dove oltre al contenuto delle domande a far scalpore sono stati anche i clamorosi errori di grammatica. Secondo Repubblica, addirittura secondo alcuni utenti si tratterebbero di traduzioni fatte con Google Translate, vedi per esempio la frase “Sento che mi sto perdendo vita”.

Scontate le critiche subito piovute sulla giunta del sindaco di Roma Roberto Gualtieri, con le opposizioni a insorgere così come gli utenti in rete, inorriditi di fronte a “una grave offesa delle persone che fanno la cosa più bella del mondo”. Il questionario di autovalutazione era stato presentato come “uno strumento di valutazione, dalla rapida compilazione e di semplice comprensione, del carico assistenziale, e in grado di analizzarne l’’spetto multidimensionale dello stress di chi si prende cura di persone con gravi disabilità”.

A denunciare l’accaduto sono state due associazioni vicine ai cargiver: Oltre lo sguardo ed Hermes, che sono state ricevute dall’assessora alle Politiche sociali di Roma, Barbara Funari, che si è detta molto dispiaciuta per l’accaduto. Il sindaco Gualtieri ha respinto ogni responsabilità, definendo il questionario “sbagliatissimo, è inaccettabile fare domande del genere alle famiglie”.

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