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“Una taglia di 15 milioni sul ministro italiano”. L’indiscrezione choc dalla Russia: “Chi vogliono colpire”

Pubblicato il 15/03/2023 09:08

Un taglia sulla testa, come siamo abituati a vedere in certi film con protagonisti spie e sicari dalle facce torve. Peccato però che di finto, stavolta, non c’è assolutamente niente. La Russia di Vladimir Putin sarebbe infatti arrivata addirittura a mettere nel mirino il ministro della Difesa Guido Crosetto, che era stato duramente criticato nelle scorse settimane dall’ambasciatore Sergey Razov e vittima di numerosi attacchi provenienti da oltre confine. Stando a quanto riportato da Valerio Valentini sulle pagine del Foglio, all’origine di questa assurda storia ci sarebbe gli sfoghi contro l’Italia di Dmitri Medvedev, ex presidente russo da mesi alla guida della propaganda putiniana. Ossessionato, di recente, da quella che definisce “l’ingratitudine dell’Italia”: la Russia aveva aiutato per prima il Bel Paese durante la pandemia, ora gli italiani hanno voltato le spalle. E Crosetto sarebbe stato inquadrato come perfetta incarnazione di questo insopportabile voltafaccia. (Continua a leggere dopo la foto)
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Attraverso il proprio canale Telegram, Medvedev aveva parlato di Crosetto come di “uno sciocco raro”. Ma dagli insulti si sarebbe passato, secondo terribili indiscrezioni, ai fatti: l’ex presidente avrebbe infatti indirizzato un appello ai vertici della brigata Wagner, sorta di milizia parastatale guidata dal “cuoco di Putin” Prigozhin, indicando personaggi del mondo occidentale considerati troppo indigesti. (Continua a leggere dopo la foto)

Un elenco di figure che “sarebbe auspicabile, nella logica aberrante del Cremlino, eliminare”, come riportato dal Foglio. E nel quale sarebbe stato inserito di recente proprio Crosetto, con tanto di specifica richiesta arrivata da Mosca e promessa di un’eventuale ricompensa: 15 milioni di dollari a chi dovesse riuscire a colpire il ministro della Difesa italiana. (Continua a leggere dopo la foto)

Il tutto, tra l’altro, prima che la recente polemica sul fronte migranti portasse nuovamente Crosetto allo scontro a distanza con la Russia. Secondo i servizi segreti italiani, l’inserimento di un esponente del governo di un Paese del G7 nella lista degli obiettivi dichiarati sarebbe “un innalzamento del livello di rischio”. Con la tensione sull’asse Mosca-Roma sempre alta, un passaggio non certo rassicurante.

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