“Oggi ha perso tutta l’Italia”, dicono i parenti delle vittime della strage di Viareggio dopo la sentenza di oggi, venerdì 8 gennaio. Sono stati infatti dichiarati tutti prescritti gli omicidi colposi a seguito dell’esclusione dell’aggravante della violazione delle norme sulla sicurezza nel lavoro: lo ha deciso la corte di Cassazione rinviando alla corte d’Appello di Firenze la riapertura dell’appello bis, anche per l’ex Ad di Fs e Rfi, Mauro Moretti. Da rivalutare la responsabilità per il solo reato di disastro ferroviario colposo.

Come si legge sull’Ansa, scene di disperazione fra i parenti delle vittime della strage di Viareggio, davanti al palazzo dalla Corte di cassazione a Roma. Molti di loro sono scoppiati in lacrime quando hanno ricevuto la notizia del verdetto che dichiara prescritti gli omicidi colposi per il disastro ferroviario nel quale persero la vita 32 persone nel giugno del 2009. Molti dei parenti sono scoppiati in lacrime. “Viene voglia di andare ad occupare il Parlamento. In tanti anni siamo sempre stati buoni, ma forse adesso è arrivato il momento di strillare” dice Luciana Beretti, familiare di due delle 32 vittime.

La donna ha atteso la sentenza davanti alla Suprema Corte a piazza Cavour, mostrando le foto del figlio e della nuora, Federico Battistini ed Elena Iacopini. “Sono morti in seguito al disastro, mio figlio 14 giorni dopo lo hanno avvolto in un lenzuolo e messo dentro la bara. Non lo ho più nemmeno potuto vedere – racconta – Anche i miei suoceri sono morti, tutti bruciati vivi. Questo è l’ergastolo che viviamo altro che le sentenze della Cassazione. Mi chiedo se i giudici di Lucca e Firenze sono stati considerati degli incapaci da questi di Roma. C’è solo che mio figlio ed i nostri cari stanno dietro una lastra di marmo. Ammazzati mentre dormivano in casa loro”.

Soddisfazione degli avvocati difensori. “È stato ridimensionato radicalmente il verdetto della Corte d’Appello di Firenze – commenta l’avvocato Franco Coppi, legale di Moretti – La Cassazione ha emesso un dispositivo molto complesso ma ad una prima lettura emerge subito che è stato colpito in modo profondo l’impianto delle accuse e delle responsabilità”. Soddisfatta anche la legale di Rete Ferroviaria Italiana, Carla Manduca che ha seguito il processo insieme al professor Alfonso Stile: “La Cassazione ha fatto giustizia della sentenza della corte di Appello di Firenze che abbiamo da sempre contestato: ora è stata definitivamente esclusa la condanna di Rfi per la strage di Viareggio”.
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