Brutte notizie per gli italiani, che si trovano già alle prese da mesi con il rincaro delle bollette, dei generi alimentari e dei carburanti, in una situazione di difficoltà crescente che sta creando non pochi grattacapi al governo Meloni. Anche gli amanti delle due ruote saranno infatti costretti a fare i conti con delle novità non troppo piacevoli in arrivo. Considerando che il numero di persone che sceglie di acquistare una moto o uno scooter è in crescita, vista la possibilità di girare più comodamente in città e trovare parcheggio senza impazzire, si tratta di una sorpresa sgradita che interesserà milioni di cittadini. La notizia è arrivata nelle scorse ore da Parigi, come spiegato dalla testata specializzata Solo Motori, dove è stata presa una decisione molto criticata dai residenti. E che, però, potrebbe presto essere replicata anche al di fuori dei confini della capitale francese. (Continua a leggere dopo la foto)
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Per tutto il 2022 e anche nel corso del 2023, ai cittadini è stata data la possibilità di rottamare il proprio veicoli ad alte emissioni per acquistarne uno scontato, elettrico o con standard di inquinamento inferiori. Una revisione della mobilità che ha spinto molti italiani a favorire veicoli a due ruote, migliorando la mobilità all’interno dei centri abitati. Anche per questa categoria, però, potrebbe presto arrivare una vera e propria stangata. (Continua a leggere dopo la foto)
Stangata in arrivo per le moto: le nuove regole
Una delle maggiori comodità di moto e scooter, infatti, è indubbiamente quella del parcheggio. Le dimensioni ridotte consentono di trovare spazio dove normalmente le auto non possono, risparmiando tempo e soldi. Il Comune di Parigi, però, ha deciso di intervenire drasticamente, costringendo i motociclisti a pagare la sosta proprio come le auto. (Continua a leggere dopo la foto)
Una notizia che può sembrare incredibile, eppure verissima: l’amministrazione locale ha introdotto soste a pagamento per i ciclomotori, tentando di aumentare il gettito proveniente dai parcheggi. I costi? Decisamente alti, con tariffe che possono arrivare in alcuni casi anche a 3 euro al giorno. Calcoli alla mano, la spesa annuale per un lavoratore che utilizza ogni giorno queste zone di sosta arriverebbe a oltre 1.000 euro. Una stangata che potrebbe presto essere replicata anche altrove, per migliorare i conti in rosso di tanti Comuni.
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