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“Sospendete l’accoglienza dei profughi dall’Italia”. Lo sgambetto del Paese europeo fa scoppiare la crisi diplomatica

Pubblicato il 10/11/2022 19:59

Volano stracci tra Francia e Italia. La questione migranti la fa da padrona e il nodo sembra ben lontano dall’essere sciolto. La Ocean Viking verrà accolta in Francia, nel porto militare di Tolone e attraccherà venerdì alle otto del mattino. Ad annunciarlo, mettendo fine a un braccio di ferro diversi giorni, è stato il ministro dell’Interno di Parigi Gérald Darmanin. Da Parigi però è arrivato anche l’annuncio della sospensione dell’accoglienza precedentemente concordata di 3.500 migranti, i quali sono attualmente presenti sul suolo italiano. Darmanin ha invitato “tutti gli altri partecipanti al meccanismo di ricollocamento europeo dei migranti, in particolare la Germania, a sospendere l’accoglienza dei profughi attualmente in Italia”. Scoppia il caso diplomatico.
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Le accuse della Francia verso l’Italia

Il ministro dell’Interno francese, però, non si è limitato allo sgambetto nei confronti dell’Italia, attaccandola “per la sua scelta  incomprensibile di non accogliere l’Ocean Viking”. Darmanin ha infatti dichiarato che “La Francia si rammarica profondamente del fatto che l’Italia non si sia comportata come uno Stato europeo responsabile”. E non è tutto, i nostri vicini hanno previsto anche di inasprire alcune misure di controllo: “La Francia adotterà, nelle prossime ore, misure di rafforzamento dei controlli alle nostre frontiere interne con l’Italia. Il rafforzamento delle nostre frontiere tra Francia ed Italia dimostrerà purtroppo che – conclude Darmanin – noi possiamo anche impedire un certo numero di passaggi attraverso la frontiera italiana. La Francia trarrà tutte le conseguenze dell’atteggiamento italiano anche sugli altri aspetti della relazione bilaterale tra i due Paesi”.
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L’Europa è sempre più disunita

Si tratta di una vera e propria vendetta nei confronti del nostro Paese per non aver fatto sbarcare sul nostro suolo anche i migranti presenti sulla nave battente bandiera norvegese. “La gestione dei flussi migratori nel Mediterraneo è un problema europeo che riguarda tutti noi e richiede una risposta europea”, queste le parole del ministro Darmanin. Ebbene, anche in questo caso sembra esserci una clamorosa dissonanza cognitiva tra le parole ed i fatti. L’Europa infatti si è ben guardata dal rispettare gli accordi presi durante infiniti quanto inutili vertici, lasciando l’Italia completamente isolata nel gestire questa patata bollente. Una querelle, quella dell’immigrazione clandestina, che sembra destinata a non esaurirsi troppo presto, mostrando ancora una volta tutta la fragilità di un’Unione Europea che risulta essere sempre più disunita.

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