Un governo costretto ormai da mesi a convivere con forti pressioni, alternate di tanto in tanto a scossoni interni che sembrano mettere a rischio la solidità della legislatura. Eppure, secondo un italiano su due, l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni sarebbe ancora stabile: a dirlo è l’ultimo sondaggio realizzato da Alessandra Ghisleri e pubblicato sulle pagine della Stampa, che ha evidenziato però anche più di una criticità per il blocco di centrodestra. Se infatti l’apprezzamento per la figura della premier resta alto (sopra al 40%), è andando a scorrere i dati sulle intenzioni di voto degli italiani che iniziano ad emergere dati decisamente più preoccupanti per la maggioranza. In particolare, per Salvini e Tajani. (Continua a leggere dopo la foto)
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Sondaggio Ghisleri, crolla il centrodestra e cresce Italexit
Secondo il sondaggio, infatti, Fratelli d’Italia godrebbe ancora di un consenso alto, il 29,2%. Decisamente peggiori, però, gli scenari per Lega e Forza Italia: il Carroccio conferma il lento ma inesorabile calo degli ultimi mesi scendendo a 8,4%, con gli azzurri ancora più indietro al 7% con un clamoroso -2,5%. Voti, quelli del partito fondato da Berlusconi, finiti soprattutto verso Renzi e Calenda: Azione è al 4,6%, Italia Viva al 4%. Brutte notizie anche per il Pd: la cura Elly Schlein non sembra funzionare affatto e il risultato è anzi un netto passo indietro (20,1%, con oltre un punto perso dalla precedente rilevazione). (Continua a leggere dopo la foto)
Tra le sorprese decisamente positive c’è invece il partito Italexit di Gianlugi Paragone: stando al sondaggio Ghisleri, infatti, è in crescita al 2,1%. Un boom legato anche alle dure critiche mosse all’Unione Europea negli ultimi mesi, evidentemente condivise dagli italiani che hanno espresso un parere molto netto nei confronti di Bruxelles su alcuni dei temi caldi dell’ultimo periodo. (Continua a leggere dopo la foto)
Sul Mes, il tanto discusso Meccanismo Europeo di Stabilità, i numeri sono stati infatti molto chiari: soltanto il 38,9% degli intervistati si è detto favorevole alla ratifica, mentre oltre il 60% ha mostrato forte contrarietà. Il 32% si è chiesto quale potrebbero essere i vantaggi per l’Italia, non vedendone affatto.