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“Se lo salveranno non avranno più credibilità”: l’affondo di Marco Mori contro la Corte Costituzionale

Pubblicato il 27/04/2022 12:54

Un appuntamento fondamentale, una tappa importantissima nella battaglia per la riconquista delle libertà da parte degli italiani, dopo mesi e mesi di diritti calpestati da parte dei governi in carica. In estate, la Corte Costituzionale sarà infatti chiamata a pronunciarsi sull’obbligo vaccinale, uno dei punti fermi delle strategie degli esecutivi Conte prima e Draghi poi. Un momento chiave, verso il quale ha puntato i riflettori l’avvocato Marco Mori invitando tutti, cittadini e professionisti del mondo del diritto, a fare la propria parte.

“Una sentenza che chiuderà la partita definitivamente – ha spiegato Mori – e proprio per questo le fonti di informazione mainstream non stanno riportando la notizia perché vogliono che la Corte possa emettere una sentenza politica senza nessuna pressione. Non a caso in questi anni si è fatto in modo che all’interno della stessa Corte possano sedere oggi giudici molto vicini al governo come Giuliano Amato, politico in tutto e per tutto affine a Mario Draghi con cui condivide l’obiettivo della distruzione della sovranità nazionale italiana”.

“Non esiste – ha aggiunto Mori – da un punto di vista giuridico la possibilità che l’obbligo vaccinale venga considerato in linea con la nostra Costituzione. L’unico modo per salvare questo provvedimento è attraverso una sentenza politica. Sarà importante mettere pressione alla Corte per evitare che questo succeda. Per trent’anni, d’altronde, la stessa Corte ha chiarito che gli effetti avversi legati a una vaccinazione obbligatoria devono essere di scarsa entità, ovvero tollerabili e temporanei. L’Aifa ha segnalato conseguenze ben più gravi in alcuni pazienti. Sarebbe bastato un solo caso per rendere impensabili l’obbligo di vaccinazione anti-Covid”.

Mori ha invitato tutti a scendere in piazza nelle prossime settimana a Roma per difendere i diritti degli italiani da chi cercherà “in tutti i modi di salvare l’operato dell’esecutivo. Sarà una battaglia fondamentale perché, in caso l’obbligo di vaccinazione fosse confermato, in autunno ci aspetterebbe un vero e proprio bagno di sangue. Non dobbiamo permettere che la Corte possa pronunciarsi senza sentire la pressione della popolazione”.

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