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Scende in campo Giggino ‘a purpetta: “l’asso nella manica” del Conte ter

Pubblicato il 29/01/2021 15:11 - Aggiornato il 29/01/2021 15:14

Un tempo sarebbe stato impensabile, ma nei tempi di magra, tutto diventa abbordabile. Nelle ultime ore della trattativa, l’apparizione di due nomi di senatori di Forza Italia lascia accapponare la pelle. Stando a quanto riferito dalla Repubblica si sarebbe occupato della pratica “Gianni Letta, con un incontro riservato a tre” .

Luigi Cesaro e Domenico De Siano, entrambi accumunati dal fatto di avere questioni con la giustizia, riferisce la Repubblica. Per il primo, “rubricato oramai da anni come il Giggino ‘a purpetta, i pm dell’antimafia di Napoli hanno inoltrato, oramai 8 mesi fa, una richiesta (ancora rinviata) di intercettazioni da cui dipende l’emissione di un ordine di arresto per ipotesi di collusione tra politica e camorra di Sant’Antimo”.

Per il secondo, invece, cadde al Senato cinque anni fa una richiesta di arresti domiciliari, “grazie anche ai voti del Pd” ricorda la Repubblica, per l’accusa di corruzione.

“Pur di farci fuori, vanno con il cappello in mano perfino da Giggino”, lanciano battute da Italia Viva. Cesaro e De Siano “sarebbero stati sondati da ufficiali di collegamento del Pd”. Un’altra fonte riferita del quotidiano smentisce: “sono stati loro a farsi avanti e in effetti sono stati accolti”.

Sui due nomi il M5S si era scagliato per anni. Oltre ai problemini giudiziari Cesaro è alla quinta legislatura, “quattro volte deputato, europarlamentare e presidente della Provincia di Napoli”.

Ma i due smentiscono. De Siano sostiene che le voci siano ‘interessate’ e assolutamente prive di fondamento”. Mentre Cesaro precisa: “Per me la linea è quella che dà il presidente Berlusconi. Possono dire quello che vogliono, fare illazioni, ma ho sempre dimostrato fedeltà ai nostri valori. Mai pensato a questo passaggio, non scherziamo”.