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Salvini, ecco il “piano segreto” anti Meloni. E c’entrano Trump, Elon Musk e un viaggio negli Usa

Pubblicato il 05/04/2024 11:44

Le fibrillazioni nella maggioranza procedono sottotraccia, ma che vi siano attriti fra il leader della Lega e Giorgia Meloni è sotto gli occhi di tutti. Il Presidente del Consiglio non ha gradito, per usare un eufemismo, le critiche ricevute da Marine Le Pen durante l’incontro delle destre sovraniste europee a cui Salvini ha partecipato, ricevendo una sorta di investitura “anti europeista” dalla Le Pen. E Salvini è convinto che da parte di Palazzo Chigi sia in atto un piano per ridurlo all’irrilevanza. Così, il Ministro dei Trasporti ha ideato un “piano segreto” per contrastare il progetto di Meloni. Lo ha rivelato Repubblica, che avrebbe raccolto informazioni riservate da fonti leghiste di alto livello. Salvini, dunque, avrebbe organizzato un viaggio negli Stati Uniti subito dopo le elezioni Europee. Obiettivo: essere ricevuto da Donald Trump. (continua dopo la foto)

La strategia del leader leghista ruoterebbe attorno ai suoi rapporti con i Repubblicani Usa. E, come scrive Repubblica, farebbe leva “sul legame sempre più stretto con Elon Musk, che di Trump è espressione diretta, manifestazione pubblica, ispiratore privato. Un progetto ambizioso che avrebbe un effetto fragoroso in Italia, e soprattutto nel cuore del governo”. Secondo il quotidiano romano, è evidente che il bersaglio a cui punta il vicepremier è proprio Giorgia Meloni. Puntare su Trump farebbe scontare al Capo del nostro Governo l’investimento politico su Biden. Nello stesso tempo Salvini punta a salvare la leadership della Lega. Se il Carroccio scendesse sotto il 7% alle europee, dovrebbe lasciare la guida del partito. Si spiegano così, nel tentativo di non spaccare il Carroccio, la retromarcia su Putin e i toni concilianti con Meloni. (continua dopo la foto)

Ma il leader leghista non si fida del Presidente del Consiglio. E si ritiene vittima di una strategia messa in atto da Palazzo Chigi per ridurlo all’irrilevanza. Per questo ha deciso di sfidare Meloni su temi molto sentiti dall’elettorato di destra: condono e fisco. Matteo sa che su questi temi la Premier è frenata da motivi di bilancio. Ed è convinto che un rapporto rivilegiato con Trump potrebbe rimetterlo al centro della scena. Meloni, da Presidente del Consiglio, non può sbilanciarsi sulle elezioni presidenziali americane. Salvini, invece, può mostrare apertamente il suo sostegno al candidato repubblicano. Inoltre, il piano di Salvini punta al recupero di un altro tema capace di rinsaldare lo spirito della Lega delle origini: l’autonomia. Non a caso, “premendo su Meloni”, scrive Repubblica, “ha ottenuto che il prossimo 29 Aprile in Ddl sull’autonomia approdi in Aula”. Una forzatura per ottenere l’approvazione prima delle Europee. Ma non è detto che riesca, visti i tempi strettissimi che potrebbero causare uno slittamento del voto. Ipotesi che a Meloni, di sicuro, non dispiacerebbe affatto.

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