Salame ritirato dagli scaffali dei supermercati italiani per un possibile “rischio microbiologico”. Questa la decisione del ministero della Salute, che ha richiamato tre diversi marchi a causa dell’eventuale presenza di due batteri, salmonella e listeria monocytogenes. Come riportato dal Corriere della Sera, i prodotti ritirati sono: il “filone di salame” (lotto 99L1369) e il “bastone di salame dolce” (lotto L859/1369), entrambi del salumificio Colombo Luigi Srl di Pescate (Lecco), oltre al “salame nostrano dolce” (lotto 41/2023) dell’azienda Mariga di Monticello Conte Otto (Vicenza). (Continua a leggere dopo la foto)
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In particolare, nei due prodotti del salumificio Colombo Luigi Srl, che vengono venduti in pezzi da 250 grammi, sarebbe stata rilevata la presenza di salmonella. Nel salame a marchio Mariga, invece, quella di listeria monocytogenes, osservata durante un autocontrollo. A scopo precauzionale, il ministero ha così invitato chi avesse acquistato questi alimenti a non consumarli e riportarli al punto di vendita. (Continua a leggere dopo la foto)
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), la salmonella è uno dei batteri più pericolosi per la salute umana, trasmissibile all’uomo attraverso alimenti contaminati e acque non potabili. Fonte principale dell’infenzione è il sistema gastrointestinale di vari animali, principalmente pollame e maiali, che eliminano il batterio con le feci: queste ultime alle volte finiscono poi per contaminare gli alimenti. (Continua a leggere dopo la foto)
Sintomi tipici della salmonellosi sono febbre, nausea, vomito, diarrea e crampi addominali, che compaiono mediamente tra le 6 e le 72 ore dall’ingestione di alimenti contaminati. Il batterio listeria monocytogenes causa invece la listeriosi, causata a sua volta da cibi contaminati e sempre più diffusa nei Paesi occidentali.
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