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“Lei è il ministro della Sanità, non il Marchese del Grillo”. Il dottor De Vita asfalta il ministro, e il VIDEO vola sul web. Ecco cosa ha detto

Pubblicato il 02/09/2022 14:03

Roy De Vita, Primario di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva presso l’Istituto Nazionale dei Tumori di Roma “Regina Elena“, dalla prima ora in trincea per la verità sul Covid e sulla gestione pandemica in Italia, è tornato all’attacco del ministro della Salute Roberto Speranza, inviandogli una lettera aperta in formato video sulla sua seguitissima pagina Facebook. Dice Roy De Vita: “L’altro giorno sono stato bloccato su Twitter dal ministro Speranza, dopo aver commentato un suo post (dove per altro c’erano solo commenti contro di lui) con queste parole: ‘Ministro, legga i commenti. Sono tutti contro di lei. Tutti. È opportuno che si faccia delle domande sulla percezione delle persone nei confronti del suo operato. Avendo visto la sua fuga dai collegi uninominali ero convinto lo avesse già fatto. Mi sbagliavo’. Il mio commento non riporta offese personali di alcun tipo”. (Continua a leggere dopo la foto)

Il post del ministro era relativo a un invito rivolto a Giorgia Meloni per un confronto tv. Commenta Roy De Vita: “Il dissenso soprattutto se è espresso in termini civili va gestito. E non sfuggito, altrimenti la democrazia va a farsi benedire. Lei è il ministro della Sanità, non il Marchese del Grillo. Anche se faccio il primario presso l’Istituto nazionale per tumori di Roma da oltre 20 anni e il medico da oltre 41, non mi permetterei mai di chiederle un confronto, lei è pur sempre il ministro. Ma visto che mi ha bloccato, mi consenta almeno di fare delle osservazioni. Il 1° febbraio 2020 si vantò insieme all’allora presidente del Consiglio Conte, di essere stato il primo a bloccare i voli dalla Cina. Si è mai reso conto che ai cinesi che fossero voluti venire in quei giorni in Italia per eludere il suo blocco bastava fare scalo in un qualsiasi altro Paese del mondo? Lo considera davvero un provvedimento così smart? Vado avanti…”. (Continua a leggere dopo la foto)

Attacca ancora Roy De Vita: “Nei primi mesi della pandemia, lei è letteralmente scomparso. Parlavano solo a turno i vari Brusaferro, Locatelli, Miozzo… Ma il ministro era lei. Il suo silenzio era totale e tale da lasciar spazio a chiunque di proferire parola a proposito di Covid. E purtroppo di sciocchezze di cui non avevamo alcun bisogno ne abbiamo sentite un’infinità. Lei si può considerare il vero padre putativo delle virostar televisive che hanno occupato uno spazio televisivo che lei con i suoi silenzi ha lasciato libero. Ma veniamo a quello che ci interessa di più: i numeri purtroppo sono contro di lei. L’Italia è il Paese con il più alto numero di morti per Covid per milione di abitanti. Non lo si può in nessun modo negare e considerare un successo. Ritiene siano mal contati…? Vado avanti. Facendo fede a notizie giornalistiche, da lei però mai smentite, l’Italia ha acquistato oltre 321 milioni di dosi di vaccino che divise per i 60 milioni di abitanti del nostro Paese (contando anche i neonati) fanno 5.31 dosi a persona. Avanzano ad oggi oltre 141 milioni di dose che valutate per difetto a un prezzo medio di 30 euro fanno circa 5 miliardi di euro spesi e inutilizzati. Soldi nostri spesi e buttati via. Ma soprattutto esiste un surplus enorme di vaccini in deposito”. (Continua a leggere dopo la foto)

Attacca ancora Roy De Vita: “Le domando: perché è stato acquistato un surplus così esagerato di vaccini? Prevedeva che ne avremmo dovuti fare 5 o 6 per uno? Andiamo avanti. Su quali basi ideologiche lei ha approvato strumenti come il Green pass che discriminano i cittadini dividendoli in cittadini di Serie A e di Serie B, sottraendo a quelli di Serie B diritti costituzionali come quello al lavoro. Che spiegazioni può dare? E soprattutto: non ritiene che la discriminazione tra individui, su qualsiasi base essa venga fatta, sia qualcosa di molto pericoloso oltre che di fortemente ingiusto? Si è passati dalle minacce agli obblighi alle coercizioni, negando finanche le basi della scienza. E mi riferisco alla considerazione dei guariti. In questa pandemia si è infatti affermato che gli anticorpi naturali dei guariti valgano meno delle imitazioni anticorpali dei vaccini. L’antiscienza fatta diventare dogma”. (Continua a leggere dopo il video)

Poi l’affondo finale di Roy De Vita: “Caro ministro, ho avuto modo di leggere il suo libro, quello che ha fatto ritirare. C’è un passaggio che mi ha molto preoccupato. Quello in cui dice che ‘la pandemia – e cito testualmente – ‘è un’occasione per radicare una nuova idea della Sinistra’. Io lavoro in una struttura pubblica da sempre, e sono convinto dell’importanza enorme del Servizio Sanitario Nazionale. Ma la pandemia per me, come tutte le altre malattie, è solo una cosa da affrontare e combattere nel miglior modo possibile per l’interesse di tutti e non per un’ideologia. Buona giornata”.

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