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Rivoluzione in Senato, al voto anche i 18enni. Cosa cambia

Pubblicato il 08/07/2021 11:57

Una vera e propria rivoluzione, quella che ha mosso il primo passo in queste ore dall’Aula del Senato, dalla quale è arrivato il via libera definitivo alla riforma che permetterà ai ragazzi italiani, non appena compiuti i 18 anni, di votare anche per i rappresentanti che andranno a occupare Palazzo Madama e non più soltanto per la Camera dei Deputati. Una modifica della quale si era discusso a lungo negli ultimi anni.

Rivoluzione in Senato, al voto anche i 18enni. Cosa cambia

Il provvedimento, alla quarta lettura conforme con la Camera, è passato complessivamente con 178 sì, 15 no e 30 astenuti ed è stato quindi approvato in via definitiva. Per la promulgazione e l’entrata in vigore, ora, bisognerà attendere tre mesi per un eventuale referendum confermativo (il testo non ha ottenuto in tutte le votazioni il quorum dei due terzi).

Con questa riforma cade così uno storico elemento caratteristico della nostra Costituzione, quell’articolo 58 che riservava la possibilità di votare per il Senato soltanto a chi aveva già compiuto 25 anni, mentre i neo maggiorenni potevano esprimersi finora soltanto per scegliere i rappresentanti della Camera. Una modifica che avrà un grande impatto.

Dalle prossime elezioni, infatti, circa 4 milioni di giovani elettori potranno votare anche per il Senato. Per la promulgazione dovranno passare tre mesi, durante i quali potrà essere richiesto il referendum confermativo: il 9 giugno scorso, infatti, la Camera ha approvato il ddl senza raggiungere il quorum dei due terzi.

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