L’inchiesta “Scoperta elettrizzante” di Giulio Valesini e Cataldo Ciccolella, con la collaborazione di Eva Georganopoulou e Stefano Lamorgese, ha aperto l’ultima puntata di “Report”, andata in onda domenica 19 novembre alle 20.55 su Rai 3. Un servizio bomba che mette in luce il lato oscuro dell’elettrico, delle auto elettriche, delle batterie, della filiera per produrle e del marcio che c’è dietro quest accelerata imposta dall’Europa. È davvero tutto così bello, pulito, sano e umano questo “green” che stanno propagandando? E che interessi ci sono dietro? Quello che emerge è una realtà horror. Deforestazione, centrali a carbone, interi villaggi sgomberati con la forza, scarti chimici nelle acque, operai bruciati vivi, schiavi bambini, fauna e flora devastate, incidenti mortali. (Continua a leggere dopo il video)
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Quest’estate il Parlamento Ue ha approvato un regolamento per le batterie delle auto elettriche per controllare la filiera, ma i produttori potranno scegliersi il controllore e pagarlo per certificare che le batterie sono verdi e senza sfruttamento. #Report alle 20.55 su #Rai3 pic.twitter.com/eZJBgR8AxW
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“Questo è il prezzo nascosto dell’auto elettrica”. La Commissione Europea ha deciso che dal 2035 si potranno vendere solo veicoli elettrici. Bene, questo perché bisogna abbattere “a tutti i costi”, anche sulla pelle di persone sfruttate e bambini schiavizzati, le emissioni di Co2 per combattere l’effetto serra. “Ma se la transizione avverrà senza tenere in conto i costi umani e ambientali, rischia di essere solo una tinta di verde che copre ogni sorta di abusi”, dicono gli autori dell’inchiesta choc. La parte più importante di un’auto elettrica, infatti, è la sua batteria: 500 chili di minerali tra cui nichel, litio, manganese, cobalto, che viaggiano fino a 50.000 miglia nautiche prima di raggiungere la fabbrica in cui saranno trasformati in celle. Non proprio a Km zero… (Continua a leggere dopo il video)
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Il nichel indonesiano è diventato molto popolare perché costa meno. Ma i danni umani e ambientali sono enormi. Abbiamo chiesto spiegazioni al Viceministro agli Investimenti e alle Miniere cosa ne pensa. Segui #Report ora in diretta su #Rai3👇https://t.co/ncB8yhNcVj pic.twitter.com/gaTZpizKK7
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E d’altronde i fornitori di materie prime per ogni singola casa automobilistica sono centinaia: è difficile sapere da dove arrivano e dove finiscono i minerali per i veicoli elettrici, nemmeno il congresso americano è riuscito a farli mappare. “Report” ha deciso di indagare sulla filiera del nichel, un minerale che costituisce il 10% circa del peso delle batterie più performanti, dai 39 ai 43 chili per auto. La troupe è finita in Indonesia dove ha potuto documentare quanto poco pulita è la filiera e quanto incide sui diritti umani più basici, a partire dall’accesso all’acqua. Anche nella vicina Germania, la fabbrica di Tesla è al centro di infuocate polemiche per il suo impatto ambientale.
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