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Rendimento obbligazioni: attenzione!

Pubblicato il 06/09/2021 18:44

Di Salvatore Cincotta.

Mentre siamo intenti a parlare di COVID, nel mondo del risparmio si profila un nuovo scenario.

L’inflazione sta riprendendo la sua corsa, nel nostro paese i dati del mese scorso la indicano con un tendenziale 3%.

Se questa tendenza verrà confermata in tutti i paesi, indurrà la comunità europea ad innalzare i tassi..

La maggior parte penserà che la cosa non lo riguarda…. e invece no, riguarderà proprio milioni di risparmiatori italiani che hanno investito i loro risparmi in obbligazioni e titoli di stato a tassi irrisori vicini all’1%.

Con l’aumento dei tassi anche i titoli di nuova emissione dovranno avere necessariamente rendimenti più alti.

Facciamo un esempio.
Ipotizziamo che i nuovi titoli avranno un rendimento del 2,50% e che l’obbligazione che avevate in portafoglio rendano l’1% con scadenza a 10 anni.

Rispetto ai titoli di nuova emissione, la vostra obbligazione risulterà meno conveniente.

Questo perché la differenza fra il 2,50% della nuova emissione, rispetto all’1% dei vostri titoli è pari all’1,50%.

Questo 1,5% moltiplicato per gli anni a scadere, nel caso ipotizzato 10 anni, darebbe un differenziale di 15 punti che si ripercuoterà nel valore delle vostre obbligazioni .

Quindi se avevate investito 10 mila euro all’ 1% e avete bisogno di riavere i vostri soldi prima della scadenza naturale del titolo, il mercato sarà disposto a pagare la vostra obbligazione non più di 8.500 euro, contro i 10 mila euro investiti.

QUINDI … OCCHIO AD UN PROBABILE AUMENTO DEI TASSI E SE NE AVETE SENTORE, VENDETE LE VOSTRE OBBLIGAZIONI PRIMA CHE CIÒ ACCADA