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Quelle inutili polemiche per le multe cancellate ai No Vax

Pubblicato il 13/12/2024 11:47

Me l’aspettavo. Mi aspettavo tutto: i distinguo all’interno della maggioranza, soprattutto di alcuni esponenti di Forza Italia; le lettere di sdegno delle virostar e l’eco della stampa mainstream contro la decisione del governo di cancellare le multe – già sospese – a danno di colori che non si erano vaccinati contravvenendo quindi all’obbligo di legge.
La tesi più battuta è quella per cui “così perde lo Stato nello scontro con i no vax” e perde pure la scienza perché si vede indebolita dalla decisione del governo. Una terza accusa arriva dai medici, per i quali <con questa decisione la gente non si vaccinerà più>. Nessuna delle tesi mi pare particolarmente convincente, infatti ancora una volta ho assistito alle vecchie prevaricazioni (ieri mattina hanno cercato di tappare la bocca al direttore Cerno colpevole di dire cose sensate) da parte del fronte “sano e giusto”, in uso in quella maledetta stagione.


<Con la decisione di darla vinta agli oppositori dell’obbligatorietà, la gente non si vaccinerà più>, sento dire. Beh, se fossi un medico eviterei di insistere con questa tesi: se la gente non si vaccinerà più non è perchè il governo l’ha data vinta ai no vax ma perché la medicina e i medici non sono stati all’altezza delle domande semplici che ponevano i cittadini dopo le campagne di vaccinazione e dopo alcuni effetti avversi. Se la campagna era spinta dalla tesi “Chi non si vaccina, si ammala e muore” oppure “chi non si vaccina, si ammala, contagia e fa morire” e poi, in barba alla tanto strombazzata immunizzazione, chi si vaccinava si ammalava lo stesso, i medici debbono fornire delle spiegazioni. Del resto proprio per questo fatto (il vaccino non immunizzava) sta accadendo che molti lavoratori vincono le cause di lavoro contro i licenziamenti o le sanzioni per difetto di green pass.


Dunque, non era vero quello che dicevano sulla immunizzazione, così come non era vero nemmeno che non ci fossero terapie diverse: perché dunque non ammettere l’errore e accettare il dialogo con chi poneva dubbi e perplessità? E perché – altra questione aperta – non prendere in esame le reazioni avverse da vaccino? Qui il problema non riguarda i no vax ma i vaccinati che lamentano ora effetti collaterali.

Ad oggi i buchi neri della campagna vaccinale non sono stati chiariti, anche perché il presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen nega trasparenza e accesso agli atti (è già stata condannata una volta) e Big Pharma non facilita la verità. Agli atti resta il più grande business per Pfizer e soci, senza tra l’altro possibilità alcuna di contraccolpi circa il risarcimento di eventi danni collaterali. Già, perché i colossi farmaceutici si sono iper immunizzate (qui sì che ha funzionato…) contro azioni giudiziarie. I governi pure. I medici anche. I cittadini no, visto che chi era obbligato a vaccinarsi doveva pure firmare il cosiddetto “consenso informato”assumendosi tutte le responsabilità. Uno dei tanti controsensi di una stagione che il governo si appresta a chiudere nonostante il fanatismo di chi ha smesso di porsi domande. Malagiustizia, quel fallimento che i magistrati non vogliono vedere

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