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Qatargate, ecco chi e cosa volevano pagare. I servizi segreti Usa rivelano a cosa servissero 1,5 milioni in contanti

Pubblicato il 18/12/2022 16:45 - Aggiornato il 18/12/2022 16:49

Assume, giorno dopo giorno, i connotati della spy-story internazionale. Gli ingredienti ci sono tutti, da ultimo il presunto coinvolgimento addirittura della Fbi, come si sussurra da giorni e come si legge, tra gli altri, ne L’identità. Va detto che lo scandalo Qatargate può essere racchiuso, in maniera plastica ed esaustiva, nelle immagini di quel milione e 537 mila euro in banconote da 200, 100, 50 e 20 euro sequestrato, complessivamente, ad Antonio Panzeri, Eva Kaili, Francesco Giorgi. Tanti soldi, presumibilmente, servivano a fare “regali” agli eurodeputati. A corromperli, in pratica. Persino l’europarlamentare verde Hanna Neuman, presidente della delegazione del Parlamento europeo responsabile dei rapporti con la penisola arabica, teme “che ce ne saranno altri a essere coinvolti”, apprendiamo da Il Giorno. Il quotidiano milanese riporta la notizia che il socialista belga Marc Tarabella, che non è tra gli arrestati ma è stato sospeso dai Socialisti europei, aveva visitato il Marocco nel 2013 con l’allora eurodeputato Antonio Panzeri, grande amico di Abderrahim Atmoun, parlamentare e ambasciatore, che presiedeva con lui un organismo interparlamentare Marocco-Ue. Panzeri, poi, è tornato in Marocco nel 2017, con Giorgi, sempre per incontrare Atmoun, si legge ancora. Erano ospiti del lussuosissimo albergo di cui abbiamo già scritto in questo articolo.

Quel che ora ci interessa è la genesi della rete internazionale di corruzione, ed ecco che una interessante quanto clamorosa pista porta direttamente al John Edgar Hoover Building di Washington, sede della Fbi. (Continua a leggere dopo la foto)

L’identità, come anticipato, chiama in ballo l’agenzia federale statunitense. La tesi è che proprio l’assegnazione dei mondiali di calcio 2022 al Qatar mise in allarme l’Fbi: non solo il Qatar non aveva i requisiti minimi – strutturali e, soprattutto, democratici – per poter organizzare l’evento, ma l’ex presidente della Fifa, Sepp Blatter (soggetto, peraltro, molto odiato nello stesso mondo del calcio) aveva promesso all’allora presidente Usa, Barack Obama, che la Coppa del Mondo 2022 sarebbe stata a stelle e strisce. Cosa che, invece, sarà nel 2026. Bisogna, poi, tornare a quel giugno 2014 allorché il Sunday Times raccontò che il Qatar aveva comprato la Coppa del Mondo. L’Fbi fece leva sull’unico rappresentante americano del Comitato Fifa, Chuck Blazer. Sarebbe stato lui, registrando diversi incontri riservati, a indirizzare l’Fbi dall’interno per sgominare la cospirazione criminale della Fifa, prima ancora dell’inchiesta belga sui membri e i funzionari dell’Europarlamento. (Continua a leggere dopo la foto)

Nel 2020 gli Usa hanno ufficialmente accusato il Qatar di aver pagato tangenti per assicurarsi il Mondiale 2022. E hanno contribuito all’inchiesta Qatargate sul fiume di denaro verso oltre 60 parlamentari.

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